Giampietro Berti

Crisi della civiltà liberale e destino dell’Occidente

nella coscienza europea fra le due guerre

Cartaceo
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Il presente studio è centrato sulla crisi della civiltà liberale fra le due guerre, così come si è presentata nella sua molteplicità di aspetti filosofici, etici, politici e ideologici: l’impatto del conflitto mondiale nell’universo

Il presente studio è centrato sulla crisi della civiltà liberale fra le due guerre, così come si è presentata nella sua molteplicità di aspetti filosofici, etici, politici e ideologici: l’impatto del conflitto mondiale nell’universo della cultura, la problematica idea di libertà, il dibattito sulla natura dei regimi totalitari, la critica del comunismo e del fascismo, l’avvento della società di massa, la ricerca di un’alternativa all’esistente, la controversa questione circa l’identità storico-culturale dell’Europa e, più in generale, dell’Occidente e del suo destino. Dall’esame complessivo di questo insieme emergono le ragioni per cui, a fronte di visioni del mondo radicalmente avverse alle sue finalità ideali (come lo sono stati il comunismo, il fascismo e il nazismo), la civiltà liberale non è stata in grado di difendere la sua ragion d’essere, la libertà; ciò a conferma della sua precarietà e fragilità. Risulta chiaro altresì come in questo trentennio la vera divisione politica e ideale non sia passata tra il fascismonazismo e il comunismo, o tra il fascismonazismo da una parte e il comunismo e la democrazia liberale dall’altra, ma tra la civiltà liberale e i nemici della “società aperta”, ovvero, indistintamente, fra tutti i totalitarismi e la libertà. È questa la contrapposizione – libertà o non-libertà – che costituisce il vero criterio di spiegazione e valutazione per tutta l’età contemporanea, a partire dalla rivoluzione francese.

Indice

Introduzione

Prologo

1. Il falso e il vero disincanto
1. La libertà senza l’individuo (Bergson)
2. La demonizzazione della società borghese (Sorel)
3. Sulla (quasi) immodificabilità della natura umana (Pareto)

2. Gli intellettuali e la Grande Guerra
1. Il protagonismo degli intellettuali
2. Etica della responsabilità ed etica della convinzione: Benedetto Croce e Giovanni Gentile di fronte alla guerra
3. Perché la guerra? Einstein e Freud a confronto

3. Finis Europae. I giudizi sull’Europa all’indomani del conflitto
1. Le cause della guerra e gli esiti della pace: John Maynard Keynes, Guglielmo Ferrero, Vilfredo Pareto, Francesco Saverio Nitti
2. Riflessioni sul liberalismo dopo il conflitto (Francesco Saverio Nitti, Guido De Ruggiero, Giovanni Amendola)
3. La crisi generale della civiltà e dello spirito: Miguel de Unamuno, Paul Valéry, Stefan Zweig
4. Il declino dell’umanesimo e l’aumento della potenza statale: Julien Benda, Friedrich Meinecke, Andrea Caffi
5. La fine dell’eurocentrismo e l’avvento della supremazia americana: Georges Sorel, Adriano Tilgher
6. L’“obiettiva” convergenza del comunismo, del fascismo e del nazismo: Daniel Halévy, Thomas Mann, Simone Weil, Otto Bauer

4. L’avvento della società di massa: Guglielmo Ferrero, Ortega y Gasset, Karl Jaspers
1. Guglielmo Ferrero: la civiltà dalla qualità alla quantità
2. Ortega y Gasset: le masse tra il liberalismo e la democrazia
3. Karl Jaspers: la critica della modernità e della anomia sociale

5. La critica del comunismo e del fascismo Sulla diversa critica al comunismo e al fascismo
1. La critica del comunismo
2. L’interpretazione anarchica della Rivoluzione russa
3. L’interpretazione marxista dell’Unione Sovietica
4. La critica del fascismo

6. Declinazioni del pensare totalitario
1. Declinazioni di sinistra
2. Declinazioni di destra

7. Declinazioni dell’idea di libertà
1. La realtà primaria e irriducibile dell’individuo (Mises)
2. L’ordine spontaneo (Hayek)
3. L’eterno problema della libertà (Croce)
4. La libertà inutile (Sartre)

8. Interpretazioni del liberalismo e della democrazia
1. Sulla legittimità del potere (Ferrero)
2. La libertà fragile della democrazia (Kelsen)
3. La democrazia competitiva delle élites (Schumpeter)
4. Prima di tutto lo Stato di diritto (Papafava)
5. Il liberalismo sciolto da empiriche determinazioni (Croce)

9. La ricerca di una terza via tra capitalismo e comunismo
1. Anarchismo e socialismo liberale a confronto (Berneri e Rosselli)
2. Personalismo cristiano e dintorni

10. Il destino dell’Occidente
1. Lo storicismo come relativismo (Dilthey e Meinecke)
2. Il declino irreversibile dell’Occidente (Spengler)
3. La Germania e la salvezza dell’Occidente (Heidegger)
4. L’Occidente e il suo paradosso universalistico (Weber)
5. L’oblio dell’umanesimo (Huizinga)
6. L’universalismo come risposta al nichilismo (Husserl)
7. La crisi della civiltà liberale e il venir meno della libertà (Croce)
8. L’affermazione planetaria dell’Occidente (Toynbee)

Appendice
Riflessioni contemporanee sulla secolarizzazione, il totalitarismo e il labirinto delle ideologie
Gentile interprete di Gioberti nell’interpretazione di Del Noce
Due giustificazionismi del totalitarismo comunista e nazista: Eric Hobsbawm e Ernst Nolte
Per una biografia intellettuale e per una ricostruzione complessiva del pensiero di Domenico Settembrini
Capitalismo e rivoluzione nella riflessione di Luciano Pellicani

Rassegna

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