Giovanni Amendola

Carteggio

1925-1926

a cura di Elio d'Auria

Cartaceo
27,55 29,00

Come finì la democrazia in Italia? Le lettere raccolte in questo volume del Carteggio di Giovanni Amendola si riferiscono, per la sua parte maggiore, al 1925, l’anno cruciale dell’Aventino, quella strategia politica che aveva

Come finì la democrazia in Italia? Le lettere raccolte in questo volume del Carteggio di Giovanni Amendola si riferiscono, per la sua parte maggiore, al 1925, l’anno cruciale dell’Aventino, quella strategia politica che aveva trovato il suo sbocco con la secessione parlamentare delle forze liberali e democratiche a seguito dell’assassinio di Giacomo Matteotti. Esso rappresentò l’unico possibile tentativo di opposizione al fascismo e alla violenza di Stato contro gli oppositori messa in atto dal regime. Sulla secessione parlamentare si sono espressi nel tempo giudizi troppo spesso sbrigativi. In realtà l’Aventino fu un fenomeno complesso composto di forze liberali e democratiche che dovette giocare la sua partita politica contro un regime totalitario che, impadronitosi della macchina dello Stato, utilizzò contro gli oppositori tutti gli strumenti del potere, dalla formazione di un partito armato, alle violenze private e pubbliche, alle leggi che violavano la costituzione come la legge elettorale, all’eliminazione fisica degli avversari, come nel caso di Giacomo Matteotti e più tardi dello stesso Amendola. Ma soprattutto i famigerati decreti che abolivano la libertà di stampa sottraendo agli oppositori la possibilità di appellarsi alla pubblica opinione per far valere le ragioni della palese violazione della costituzione e delle leggi perpetrata dal regime che dovevano fornire a Vittorio Emanuele la motivazione formale per dimettere Mussolini. Questo il contesto in cui si svolse quella battaglia politica che ebbe in Giovanni Amendola il suo capo riconosciuto per visione politica e autorevolezza morale e di cui questa raccolta dà puntualmente conto. I documenti che si pubblicano in questo 6° volume del Carteggio sono costituiti da una raccolta di lettere rinvenute nell’Archivio privato di Giovanni Amendola e integrate con quelle relative ai suoi corrispondenti.

Rassegna

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