Alessandro Severino

Tommaso d’Aquino il difensore del diritto della parola

Prefazione di Pasquale Giustiniani

Cartaceo
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Nell’epoca in cui si pretende di innalzare a “diritto” ogni desiderio dell’uomo, anche il più smodato, questo testo aspira, invece, ad avviare una riflessione “sul più puro desiderio di Dio”, che è uno solo:

Nell’epoca in cui si pretende di innalzare a “diritto” ogni desiderio dell’uomo, anche il più smodato, questo testo aspira, invece, ad avviare una riflessione “sul più puro desiderio di Dio”, che è uno solo: Egli desidera che la Sua Parola torni a risuonare nel mondo, affinché tutti gli uomini di buona volontà, accogliendola e vivendola, possano raggiungere la salvezza eterna. La Parola del Signore gode dell’inalienabile diritto ad essere annunciata, insegnata e testimoniata nella sua purezza e integrità. Negarle questo diritto, significa da un lato gradire il “desiderio di Dio” e dall’altro precludere all’uomo la possibilità di raggiungere, in Cristo, la vera salvezza. San Tommaso d’Aquino, il nostro autore di riferimento, è un esempio – che noi vogliamo seguire – di come si difenda questo diritto della Parola.