Marco Giannattasio

Tempo e malattia: il Bildungsroman del pensiero di Thomas Mann

Cartaceo
19,95 21,00

Questo lavoro è uno scandaglio gettato alla cieca nel corpo fluido di un’opera lunga una vita, quella di Thomas Mann. Dentro i testi, trattati alla stregua di territori o di mari se si vuole,

Questo lavoro è uno scandaglio gettato alla cieca nel corpo fluido di un’opera lunga una vita, quella di Thomas Mann. Dentro i testi, trattati alla stregua di territori o di mari se si vuole, si è cercato un senso di appartenenza, e lo si è trovato in un certo numero di interrogativi. Le questioni che inquietano e mettono in moto il romanziere sono le medesime che alimentano le tormentate filosofie di fine Ottocento inizio Novecento. Ma non solo. Le domande infatti hanno la strana caratteristica di rigenerarsi ad ogni tentativo di risposta; è un gioco di forme che si inseguono. Quello che allora si è voluto approfondire non è tanto il contenuto delle risposte ma la loro forma. Il discrimine tra letteratura e filosofia non è costituito da specificità disciplinari, quanto da testi diversi. Questo almeno fino ad un certo punto della nostra storia. Nel secolo appena trascorso persiste una separazione così netta? Autori come Mann legittimano il dubbio, e il dubbio legittima esplorazioni, che, come tutte le esplorazioni seguono tragitti conosciuti e se ne distaccano, si adattano agli usi e costumi, e un poco li infrangono.

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