Jacqueline Spaccini

Sotto la protezione di Artemide Diana

L'elemento pittorico nella narrativa italiana contemporanea (1975-2000)

Cartaceo
19,00 20,00

Si è spesso indagato, soprattutto Oltralpe, sulla ricorrenza della letteratura nella pittura, ma non è mai avvenuto il contrario.
In questo volume si analizza la ricorrenza dei molteplici elementi pittorici che la narrativa italiana moderna

Si è spesso indagato, soprattutto Oltralpe, sulla ricorrenza della letteratura nella pittura, ma non è mai avvenuto il contrario.
In questo volume si analizza la ricorrenza dei molteplici elementi pittorici che la narrativa italiana moderna accoglie da oltre trent’anni (con una profusione di esempi , anche internazionali , negli ultimi anni), per inferirne le modalità e le motivazioni.
è un fenomeno, questo, che ha visto non soltanto una modificazione dello statuto nella elaborazione delle cosiddette biografie artistiche più mo­­derne, ma anche nella narrativa tout court.
Partendo dal primo esempio rintracciabile nel romanzo Artemisia (1947) di Anna Banti fino ad Oceano Mare (1993) di Baricco, atttraverso testi di Morandini, Malerba, Sciascia, Rebulla, Volpi, Del Giudice, Orelli, Maldini, Consolo, Ricciardello e Tabucchi, l’Autrice esamina approfonditamente le opere secondo la tecnica nar­ra­to­logica di Genette, passando dalla biografia romanzata all’autobiografismo, dall’ontologico al giallo, classico o storico che sia, nelle varie sue deroghe che approdano al fantastico e al fantascientifico.
Un ruolo importante assume il postmoderno, come movimento di contaminazione in grado di ibridare (e di imbrogliare) le ormai fragili frontiere dei generi letterari.
Qual è il ruolo del quadro o del pittore all’interno di un romanzo? Lo scrittore se ne avvale come escamotage o come stratagemma? è punto di partenza o di approdo? E ha ovunque lo stesso valore? Funziona da ekphrasis o da anamorfosi nell’economia della storia che un romanzo racconta? E se il quadro, prodotto dell’artificio men­tale e insieme spirituale, mettesse in evidenza la «finzionalità» , ma con valore metanoico , del sistema culturale?
Questi sono alcuni degli interrogativi ai quali Jacqueline Spaccini risponde in modo esaustivo nel suo ampio volume dove l’ermeneutica delle opere letterarie procede insieme , in un dialogo intersemiotico , con un excursus, tanto agile quanto documentato, sui capolavori della storia dell’arte e i loro autori.