La grande transizione del capitalismo
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Sin dai tempi di Joseph Schumpeter, sappiamo che il capitalismo funziona per cicli economici. Quando la sua potenza espansiva viene meno, il sistema si riorganizza. È quello che succede dopo la crisi del 2008,
Sin dai tempi di Joseph Schumpeter, sappiamo che il capitalismo funziona per cicli economici. Quando la sua potenza espansiva viene meno, il sistema si riorganizza. È quello che succede dopo la crisi del 2008, nel momento in cui le spinte dell’off-shoring e dell’economia globale si affievoliscono. In questo frangente, i grandi magnati del capitale avviano una profonda trasformazione economica, politica e culturale: il digitale, i social media, l’intelligenza artificiale e l’energia pulita sono i driver di questa metamorfosi, che incide anche sulle relazioni tra gli Stati sovrani. È su questi presupposti che le élite economiche internazionali rivedono la narrazione con cui si presentano a consumatori e mercati. Non più la fine della storia – che, nel corso degli anni, ha sospinto il mercato globale – bensì la sostenibilità: la Transizione ecologica, direbbe Jacques Lacan, è il nuovo discorso della legittimazione capitalistica. Ai giorni nostri, mentre Stati Uniti e Cina si sfidano per i commerci e per la supremazia cognitiva, gli scenari energetici previsti dalle istituzioni più autorevoli delineano la contrazione della domanda di combustibili fossili e la progressiva crescita di fonti alternative. In Gran Bretagna è stata spenta l’ultima centrale a carbone. Contrariamente a quanto afferma Donald Trump, il Green Deal – che spesso viene confuso con cultura e capitalismo woke – non è finito e non finirà: il grande capitale (europeo, cinese e, anche, americano) ha adottato questa proiezione e questo codice linguistico. Non si tratta soltanto di una Transizione digitale ed energetica: è, in fondo, la Grande Transizione del capitalismo.
Indice
Introduzione
Parte Prima. Lo spirito del capitalismo
1. Marx, Weber, Schumpeter, Keynes, Boltanski: cos’è il capitalismo?
2. La Transizione ecologica e il discorso del capitale
Parte Seconda. Il capitalismo e le sue transizioni
3. Il mercantilismo e le prime esperienze di capitalismo industriale
4. La rivoluzione industriale tra sistema tecnico e mercato del lavoro
5. Il capitalismo italiano e il caso del tessile
6. Il capitalismo della Golden Age e gli anni della stagflazione
7. Il capitalismo globale e il fallimento di Lehman Brothers
Parte terza. Dalla fine della storia alla sostenibilità
8. La Transizione del mercato globale: la crisi dell’interdipendenza e il nuovo modello di sviluppo
9. La Transizione delle relazioni internazionali: la nuova Guerra fredda e il riarmo europeo
10. La Transizione americana e il ritorno di Donald Trump: è la fine del Green Deal?
11. La Transizione energetica, le materie prime critiche e i microchip
12. La Transizione digitale e neurale: intelligenza aumentata, supremazia cognitiva e quantum computing
13. La Transizione dell’economia: BigThree, BigTech e Woke capitalism
14. La Transizione aerospaziale tra space economy e astropolitik
15. La Transizione di industria e automotive: la perdita di competitività dei costruttori europei
16. La Transizione della città: la casa e il dilemma della domanda abitativa
17. La Transizione della democrazia rappresentativa: la contrazione del welfare state e le banche centrali
18. La Transizione monetaria tra dedollarizzazione e criptovalute
19. La Transizione demografica e sociale: il rovesciamento del rapporto tra domanda e offerta di lavoro
20. La Transizione del lavoro oltre il conflitto: nuove competenze, potere d’acquisto e Hrm data-driven
Conclusioni
Il capitalismo dei quanti e delle città.
E il destino della filosofia
Note
Bibliografia