Pierre Manent

In difesa della Nazione

Riflessioni sulla democrazia in Europa

Cartaceo
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La forma politica che ha caratterizzato per secoli l’Europa va scomparendo ormai da alcuni decenni. Spogliato dei suoi principali contenuti etici, politici e religiosi, lo Stato-nazione oggi non corrisponde altro che a un nome

La forma politica che ha caratterizzato per secoli l’Europa va scomparendo ormai da alcuni decenni. Spogliato dei suoi principali contenuti etici, politici e religiosi, lo Stato-nazione oggi non corrisponde altro che a un nome senza più sostanza che fatichiamo tuttavia ad abbandonare definitivamente. A sostituirlo dovrebbe essere una struttura politica sempre più astratta, l’Unione Europea, che si espande a dismisura a seguito di un processo automatico che nessuno è più in grado di controllare. Il governo rappresentativo, sviluppatosi in seno allo Stato-nazione, sta cedendo il posto ad una governance incapace di governare e di rappresentare. Ma c’è ben altro dietro al nuovo assetto politico europeo: l’illusione di veder presto nascere un’umanità finalmente unificata che sarà in grado di riunire tutti i popoli e tutti gli Stati. Rifuggendo da qualsiasi pensiero e azione che si alimenti di differenze specifiche, la nuova umanità europea non sa più che farsene della sua religione, il Cristianesimo, fino ad oggi unica effettiva forza universale capace di parlare a tutti indistintamente.
Affrontando le più spinose questioni del mondo contemporaneo – dal rapporto con l’Islam della Turchia in Europa fino alla nascita d’Israele – Manent conduce il lettore attraverso i segni più evidenti di una crisi che non vogliamo riconoscere.
Solo riappropriandoci delle ragioni ultime dello Stato-nazione, che nel corso della sua lunga storia ha cresciuto la rappresentanza politica e la democrazia, potremmo uscire da una rischiosa impasse e da una paralizzante crisi d’identità che ci attanagliano.

Rassegna

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