Aniello Montano

Il prisma a specchio della realtà

Percorsi di filosofia italiana tra Ottocento e Novecento

Cartaceo
15,68 16,50

Quando lentamente e più minutamente, negli ultimi decenni della seconda metà del Novecento, si è proceduto alla ricostruzione della mappa dei tanti pensatori italiani a lungo costretti dalle filosofie di Benedetto Croce e di

Quando lentamente e più minutamente, negli ultimi decenni della seconda metà del Novecento, si è proceduto alla ricostruzione della mappa dei tanti pensatori italiani a lungo costretti dalle filosofie di Benedetto Croce e di Giovanni Gentile a retrocedere a semplice sfondo della scena filosofica si è parlato di filosofi “minoritari” da riscattare dal silenzio e dall’oblio. Alcuni di questi avevano svolto un ruolo significativo e talvolta anche importante nel concerto delle filosofie europee.Nell’ambito di questa rinata attenzione, il libro intende tracciare un percorso unitario nel complesso reticolo delle filosofie italiane tra Ottocento e Novecento. Percorso che, prendendo l’avvio dalla varietà e molteplicità degli interessi di Bertrando Spaventa, autore centrale nella filosofia italiana degli ultimi due secoli, segua gli sviluppi di aspetti particolari di quegli interessi in alcuni filosofi formatisi a Napoli intorno alla sua cattedra (è il caso Siciliani, Masci e indirettamente di Trojano), in altri formatisi alla scuola di suoi allievi (è il caso Aliotta, formatosi alla scuola di Francesco De Sarlo, e indirettamente dei suoi allievi) e in altri ancora la cui filosofia nasceva e prendeva corpo in concomitanza e, in parte, in sintonia con quella di alcuni suoi indiretti discepoli (è il caso di Rensi, lo scetticismo del quale presenta non poche consonanze con la filosofia dell’esperienza, pluralistica e relativistica, di Aliotta).

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