Il nazionalismo fa male (anche al prosecco)
Prefazione di Giuseppe Benedetto
Il nazionalismo fa male (anche al prosecco) è un saggio lucido e attuale contro il ritorno del protezionismo economico. Gianmarco Gabrieli, con stile divulgativo e rigoroso, smonta la retorica sovranista che propone dazi e
Il nazionalismo fa male (anche al prosecco) è un saggio lucido e attuale contro il ritorno del protezionismo economico. Gianmarco Gabrieli, con stile divulgativo e rigoroso, smonta la retorica sovranista che propone dazi e chiusure, mostrando come proprio chi produce eccellenza e occupazione sia il primo a subirne i danni. Il libro è diviso in due parti: la prima analizza il fenomeno dal punto di vista economico-politico; la seconda raccoglie testimonianze dirette di imprenditori che operano nei settori chiave del Made in Italy.
«Chi crea valore ha bisogno
di ponti, non di barriere.
Di regole, non di slogan.
Di visione, non di nostalgia.»
Con un approccio europeista e pragmatico, Gabrieli invita a superare i muri nazionalisti attraverso apertura selettiva, cooperazione regolata e strategia comune per difendere davvero imprese, innovazione e libertà, rivendicando la libertà economica come pilastro della libertà democratica e invita a un nuovo europeismo pragmatico. DALLA PREFAZIONE DI GIUSEPPE BENEDETTO, PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE LUIGI EINAUDI
Indice
Prefazione di Giuseppe Benedetto
Introduzione
Il prezzo delle illusioni
Parte prima
1. Quando i dazi bussano alla porta di casa
2. La guerra dei dazi Trump, Biden e l’Unione Europea
3. Chi paga il conto Lavoratori, imprese, territori
4. L’ipocrisia sovranista Dal “prima noi” al pianto dopo
5. Europa: problema o soluzione?
6. Per un nuovo europeismo economico
7. Il Nazionalismo, nemico del Made in Italy
Parte seconda
Testimonianze oltre i confini Imprenditori con la valigia sempre pronta
Andrea Moltrasio
La sfida per l’Europa del futuro
Cleto Sagripanti
Il calzaturiero italiano oltre le barriere
Luca De Nigris
La sfida dell’aceto balsamico nel mondo
Monica Santini
Il Made in Italy che pedala senza confini
Giulio Pedrollo
L’industria italiana che pensa globale
Lara Botta
Il packaging tra mercati globali e identità locale
Francesco Divella
L’export come fattore di crescita e successo
Stefano Scaglia
L’internazionalizzazione come fattore chiave
Stefano Fiorini
Il lungo periodo contro la scorciatoia protezionista
Nuccio Caffo
L’identità italiana nei mercati globali
Antonio Ambrosetti
La cultura d’impresa ai tempi del protezionismo
Conclusioni
Il mercato, la libertà
Ringraziamenti