Ferdinando Cordova

Il fascismo nel Mezzogiorno: le Calabrie

Cartaceo
19,00 20,00

La storiografia più recente ha messo in luce che il fascismo italiano non fu un fenomeno monolitico, ma presentò aspetti diversi, a seconda non solo degli uomini, che lo rappresentavano, ma anche delle singole

La storiografia più recente ha messo in luce che il fascismo italiano non fu un fenomeno monolitico, ma presentò aspetti diversi, a seconda non solo degli uomini, che lo rappresentavano, ma anche delle singole realtà regionali.
In Calabria, il movimento stentò , sulle prime, a mettere radici.
Solo in prossimità della «marcia su Roma» e subito dopo, si aprirono nuove e consistenti possibilità per il fascismo calabrese. La classe dirigente locale, subalterna da sempre al potere centrale, percepì che un cambiamento stava per verificarsi ai vertici dello Stato e cercò di non farsi cogliere impreparata, correndo a prendere posto. Si ebbe, allora, un conflitto tra gli iniziatori del movimento, che rivendicavano la purezza delle loro origini, ed i notabili, i quali garantivano, al governo, un ampio consenso sociale. Mussolini, e per lui Michele Bianchi, che lo rappresentava in Calabria, non ebbero dubbi sulle scelte da fare, tanto più che la nuova legge elettorale, approvata nel 1923, prevedeva un premio di maggioranza per il partito, o la coalizione di partiti, che avesse ottenuto il venticinque per cento dei voti validi. Mussolini espresse, in tale circostanza, la sua opinione, secondo cui il Mezzogiorno contadino e“rurale” costituiva un serbatoio di voti affidabile, con il quale fronteggiare il settentrione d’Italia“proletario”, sconfitto, ma non domato.
Questo volume è il risultato di uno studio, condotto, per più anni, su fonti d’archivio ed a stampa. I capitoli, che lo compongono, e le appendici, pubblicati in tempi diversi, sono stati, in gran parte riscritti e completati per l’occasione, e, infine, organizzati, in modo da fornire un quadro organico del ventennio fascista in Calabria.
Premio letterario internazionale Feudo di Maida 2003
1° classificato sez. Culture Mediterranee
Maida (CZ)

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