Luigi Sturzo a Londra: Carteggi e documenti (1925-1946)

a cura di Giovanna Farrell-Vinay

Prefazione di Gabriele De Rosa

Cartaceo
22,80 24,00

Traduzione dall’inglese di Clara De Rosa

Questo volume documenta aspetti dell’esilio londinese di Luigi Sturzo rimasti sinora in gran parte inediti. Esso si basa sul carteggio intercorso fra Sturzo e Henry Wickham Steed dal

Traduzione dall’inglese di Clara De Rosa

Questo volume documenta aspetti dell’esilio londinese di Luigi Sturzo rimasti sinora in gran parte inediti. Esso si basa sul carteggio intercorso fra Sturzo e Henry Wickham Steed dal 1925 al 1946, conservato nell’Archivio Storico dell’Istituto Luigi Sturzo di Roma.
Si tratta di un volume composito e strutturato in maniera articolata, ricco di apparati documentari e informativi, che contribuisce in maniera importante alla ricostruzione della vita di Luigi Sturzo in esilio. Da esso si possono ricavare non soltanto ampie notizie su varie personalità che popolarono e facilitarono l’esilio londinese di Sturzo, ma anche preziose indicazioni sul tipo d’ambiente in sui Sturzo si muoveva a Londra, sulle sue strategie culturali e sulle tematiche e problematiche che lo appassionarono a quel tempo e a cui dedicò generosamente la sua energia. Nucleo centrale del volume è il carteggio Sturzo-Steed, che illumina il rapporto di stima e d’amicizia reciproche sorto fra il sacerdote esule e l’ex-direttore del «Times» all’indomani del discorso La liberté en Italie, pronunciato da Sturzo a Parigi nel marzo 1925. Nel contesto di questa amicizia, il carteggio svela i risvolti di alcune delle strategie editoriali, facilitate da Steed, che Sturzo attuò per ricostruire in esilio la sua carriera giornalistica; documenta gli attacchi subiti dal sacerdote siciliano da parte di certa stampa filo-fascista britannica; getta parzialmente luce sull’instancabile attività dispiegata da Sturzo per facilitare una composizione pacifica del conflitto civile spagnolo; informa sul modo in cui, assistito da Steed, Sturzo organizzò le sue finanze durante il suo soggiorno in America e, infine, lascia intravedere le grandi questioni sul futuro dell’Italia e dell’Europa che preoccuparono Sturzo durante l’esilio americano.
Un secondo nucleo documentario, tratto dal Public Record Office di Londra e riscontrato su carte dell’Archivio Luigi Sturzo, completa il carteggio rispetto al conflitto civile spagnolo, dimostrando sia l’ampiezza e la profondità dell’impegno di Sturzo e dei comitati per la pace religiosa e civile in Spagna, sorti nel 1937-38 su suggerimento suo e di Alfredo Mandizábal, sia il costante appoggio dato da Steed nel mantenere i contatti con il Foreign Office. Allo scopo di situare tale impegno di Sturzo nel contesto diplomatico complessivo, ai documenti d’origine privata reperiti nel Public Record Office è stata affiancata una selezione di corrispondenze e documenti interni del Foreign Office. Altra fonte consultata sono le Carte Sabatier del Centro Studi per la Storia del Modernismo.
Completano il volume un profilo biografico di Henry Wickham Steed, personaggio rilevante nella Londra politica e culturale dell’anteguerra, ma poco noto in Italia e ormai quasi dimenticato in Gran Bretagna, e uno scambio epistolare intercorso nel 1942 fra Steed e il conte Carlo Sforza, che si ricollega alle ultime lettere del carteggio Sturzo-Steed.