Flavio Felice

Welfare Society

Dal paternalismo di Stato alla sussidiarietà orizzontale

Prefazione di Charles Murray

Cartaceo
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Il presente lavoro mostra come la riflessione di alcuni esponenti di punta del filone neoconservatore statunitense abbia contribuito al dibattito sul ruolo e il peso che il sistema di welfare dovrebbe assumere in una

Il presente lavoro mostra come la riflessione di alcuni esponenti di punta del filone neoconservatore statunitense abbia contribuito al dibattito sul ruolo e il peso che il sistema di welfare dovrebbe assumere in una realtà politica, economica e culturale contrassegnata dal pluralismo e dal rispetto per le tradizioni e i principi che starebbero alla base dell’esperimento americano. Per i neoconservatori, l’aspetto più triste dell’attuale sistema di welfare sarebbe la corruzione dello spirito tipicamente americano, una corruzione che difficilmente potrà essere recuperata attraverso una qualsiasi riforma burocratica del welfare. Ciò che i neoconservatori propongono è un ripensamento generale e profondo della filosofia politica che anima il welfare americano. Il passaggio dal «paternalismo di Stato al paradigma della sussidiarietà» significa in primo luogo affermare una concezione della persona umana e del suo ruolo nell’ordito sociale inconciliabile con la deresponsabilizzante idea di uomo che emerge dall’osservazione dell’underclass. L’atteggiamento irresponsabile che emerge da ampi settori che hanno il potere di condizionare la cosiddetta pop culture, agli occhi dei nostri autori, appare come la perversione dell’autentico esperimento americano e farebbe correre il rischio di convertire la tradizionale democrazia liberale americana in una“democrazia sotto tutela”. Una tipologia di democrazia il cui presupposto sarebbe l’affermazione che i membri del popolo non sarebbero in grado di svolgere le funzioni sovrane di cittadini.