Raymond Boudon

Tocqueville oggi

Prefazione di Enzo Di Nuoscio

Cartaceo
20,90 22,00

In questo volume Raymond Boudon mette nero su bianco le ragioni della sua ammirazione per Tocqueville, un’ammirazione che si basa sulla consapevolezza del valore di estrema attualità del pensiero del grande intellettuale francese. Infatti,

In questo volume Raymond Boudon mette nero su bianco le ragioni della sua ammirazione per Tocqueville, un’ammirazione che si basa sulla consapevolezza del valore di estrema attualità del pensiero del grande intellettuale francese. Infatti, ci dice Boudon, nella sua analisi dei processi di cambiamento delle istituzioni politiche e dei comportamenti dei cittadini che vivono in regimi democratici, Tocqueville coglie dei meccanismi che restano validi anche ai nostri giorni.
Perché in Francia, ma non negli Stati Uniti l’instaurazione della democrazia è andata di pari passo con l’indebolimento delle credenze religiose? Perché in Francia, ma non negli Stati Uniti, il desiderio di uguaglianza si è presto tradotto in una espansione dell’amministrazione centrale a detrimento non solo dei corpi intermedi, ma anche e soprattutto della vera libertà dei cittadini?
Tocqueville rende conto di questi fenomeni e del fatto che la libertà politica può essere a volte sacrificata anche con il consenso dei cittadini, se questi sono desiderosi di sicurezza e se sono disposti ad accettare uno Stato protettore fino al punto da lasciarvisi sottomettere.
Uomo del suo tempo, ma capace di uno sguardo attento e profondo nell’animo umano, Tocqueville capisce inoltre che è nelle credenze e nelle idee che formano il pulviscolo del potere sociale, che spesso si annida una forma di tirannia potenzialmente più subdola e più forte di quella esercitata dagli ancien régime.
Non è difficile ritrovare dunque, dietro agli esempi che questo volume riprende dalle opere del grande pensatore francese, le dinamiche sociali e politiche che ancora oggi si verificano nelle democrazie occidentali. Una visione della storia, la sua, che“non elimina per così dire gli uomini”, ma che al contrario li rimette al centro della vita politica, con il loro carico di responsabilità, certo, ma anche con la loro irriducibile libertà di pensiero e di azione.

Rassegna

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