Giancarlo Vianello

Saturnia Tellus

L'anima dei luoghi

Cartaceo
13,30 14,00

La pretesa del mondo occidentale e moderno di fondare la propria superiorità sulla capacità di oggettivare la natura in una prospettiva di dominio mostra i suoi limiti. Il soggetto, separato dal suo contesto naturale,

La pretesa del mondo occidentale e moderno di fondare la propria superiorità sulla capacità di oggettivare la natura in una prospettiva di dominio mostra i suoi limiti. Il soggetto, separato dal suo contesto naturale, si sente alienato, nel momento in cui dissolve l’animazione della natura e la declassa a materia disponibile. Oltre alle preoccupazioni per la tenuta di un mondo sfruttato oltre il lecito, ciò ingenera malessere e disagio esistenziale. Bisognerebbe iniziare ad interrogarsi sul nostro attuale rapporto con la realtà che ci circonda, che è sempre più disanimata e sofferente. Una umanità che distrugge sistematicamente le proprie radici si condanna a muoversi alienata in un deserto privo di senso. La psicologia, vedi ad esempio Hillmann, mette in guardia per l’eccesso di disagio che proviene dal mondo esterno, nel quale non riusciamo a riconoscerci. Un sintomo di questo malessere sono le diffuse fantasie apocalittiche, con cui si vorrebbe distruggere una realtà esterna sentita come opprimente. Quest’ordine di riflessioni, su cui convergono ormai pensatori di diverso orientamento e discipline, è ineludibile nella prospettiva di un riposizionamento intellettuale adeguato ai nuovi tempi.