Ronald W. Reagan

Un americano alla Casa Bianca

a cura di Marco Respinti

Cartaceo
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Fu al contempo un uomo normale e un uomo eccezionale. Ronald W. Reagan (1911-2004) fu cioè un tipico americano. Presidente degli Stati Uniti d’America in uno dei momenti più critici della storia del Novecento

Fu al contempo un uomo normale e un uomo eccezionale. Ronald W. Reagan (1911-2004) fu cioè un tipico americano. Presidente degli Stati Uniti d’America in uno dei momenti più critici della storia del Novecento – quegli anni Ottanta che segnarono sì l’inizio dello sgretolamento dell’impero sovietico, ma che anche ne fecero registrare i dolorosi e ancora numerosi colpi di coda -, fu prorpio Reagan che, avviando una politica estera audace e al contempo prudente, fondata sull’orgoglio di dirsi occidentali e su un avveduto calcolo delle forze in campo, innescò quel circolo virtuoso che finì per mettere in ginocchio Mosca. Ma Reagan è stato anche più di questo . è stato l’uomo-simbolo del conservatorismo statunitense capace di scendere in politica, di vincere e di rivincere forte sia dell’eredità di Barry M. Goldwater sia dell’appoggio di un grandioso movimento di opinione e di pensiero che egli non ha mai pensato di sfruttare, ma sempre di scoltare. così Reagan è stato il protagonista del più significativo taglio fiscale della storia occidentale, di un inizio di riforma del welfare efficace e intelligente, di un’idea nuova di nazione e di popolo che ancora convince e avvince.Governando per quasi un decennio, mentre in Gran Bretagna governava Margaret Thatcher e sul Soglio di Pietro sedeva Papa Giovanni Paolo II, Reagan, questo difensore dei valori della libertà e degli onori dell’Occidente, nonché del patrimonio spirituale cristiano del nostro mondo, ha aperto e segnato una strada che per la politica è comunque un passaggio obbligato e che per tutti è già storia.Paul Craig Roberts, Edwin J. Feulner, Robert A. Sirico, Patrick J. Buchanan, Dinesh d’Souza, Peggy Noonan e Margaret Thatcher ne rievocano la figura in questo volume – il primo in lingua italiana dopo la scomparsa di Reagan, il 5 giugno 2004 – che accoglie anche due tra i più significativi discorsi del presidente statunitense, oltre a un primo inquadramento storiico di Marco Respinti.