Pasqualina Mongillo

Marussia Bakunin

Una donna nella storia della chimica

Prefazione di Vittorio Dini

Cartaceo
22,80 24,00

Maria Bakunin (Krasnojarsk 1873 – Napoli 1960), la Signora, ma per gli amici Marussia, visse una densa e lunga esistenza contribuendo ai progressi della chimica moderna e all’emancipazione femminile. Figlia di Michail Bakunin, filosofo

Maria Bakunin (Krasnojarsk 1873 – Napoli 1960), la Signora, ma per gli amici Marussia, visse una densa e lunga esistenza contribuendo ai progressi della chimica moderna e all’emancipazione femminile. Figlia di Michail Bakunin, filosofo e agitatore del socialismo anarchico, divenne, giovanissima,“preparatore” nei laboratori dell’ateneo napoletano e giunse presto alla laurea in chimica (1895) con una tesi sulla stereochimica. Presso l’Università di Napoli ottenne la Cattedra di chimica e il titolo di“professore emerito”. Nell’ambito della chimica applicata si dedicò alla descrizione della mappa geologica d’Italia, studiando in particolare gli scisti bituminosi e ittiolitici che caratterizzano la catena dei Monti Picentini nel salernitano. Per le sue alte qualità scientifiche e morali, dimostrate in occasione dell’incendio dell’università napoletana da parte dei tedeschi durante la Seconda guerra mondiale, Benedetto Croce la nominò Presidente dell’Accademia Pontaniana a Napoli. Ecco la sua straordinaria biografia intellettuale, dai molteplici percorsi, resi fluidi dal pensiero della complessità.

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