Giovanni Di Capua, Luigi Saibene

Luigi Castiglioni nel paese degli uomini liberi

Prefazione di Giancarlo Galli

Cartaceo
9,50 10,00

Nipote di Alessandro e Pietro Verri, gli animatori dell’Illuminismo lombardo, Luigi Castiglioni volle sfidare gli zii sul terreno dell’esplorazione e della ricerca di nuovi confini intellettuali e reali. Dopo aver contratto amicizia a Parigi

Nipote di Alessandro e Pietro Verri, gli animatori dell’Illuminismo lombardo, Luigi Castiglioni volle sfidare gli zii sul terreno dell’esplorazione e della ricerca di nuovi confini intellettuali e reali. Dopo aver contratto amicizia a Parigi con Benjamin Franklin, scienziato molto apprezzato per i suoi studi sulla elettrologia, e rimasto estasiato dalle descrizioni che questi faceva delle immense potenzialità del Nuovo Mondo, noleggiò un veliero e si recò nell’America del nord con l’obiettivo di comparare affinità e difformità con le nazioni europee e di conoscere da vicino come fosse organizzata la democrazia americana.
Di quel Viaggio Luigi Castiglioni tenne un diario, nel quale annotò costumi, fauna e flora di quelle lontane terre, soffermandosi però in particolare , prima che in Europa scoppiasse il giacobinismo , sulle regole, a cominciare dalla Dichiarazione di Filadelfia del 1776, sulle quali i Padri Fondatori avevano consolidato istituzionalmente la rivoluzione dei 13 States che avevano dato vita agli Stati Uniti d’America.Questo libro recupera le annotazioni di Castiglioni, che furono le prime osservazioni organiche sul nuovo sistema democratico realizzato nell’America settentrionale, e che il Lombardo prese a diffonderle perché l’Europa imparasse a darsi istituzioni non più assolutiste, ma riconoscendo che, nella tolleranza reciproca, era possibile tenere unite federativamente nazioni con culture, etnie e religiosità diverse.

collana: Fondazione Ambrosius, bic: BG, 2005, pp 154
,
isbn: 9788849811469