Heinrich Rickert

Le formazioni irreali di senso e l’intendere storico

a cura di Marcello Catarzi

Cartaceo
7,13 7,50

Inserite come nona sezione del quarto capitolo de I limiti dell’elaborazione concettuale scientifico-naturale, nella terza e quarta edizione del 1921 e nella quinta del 1929, Le formazioni irreali di senso e l’intendere storico costituiscono

Inserite come nona sezione del quarto capitolo de I limiti dell’elaborazione concettuale scientifico-naturale, nella terza e quarta edizione del 1921 e nella quinta del 1929, Le formazioni irreali di senso e l’intendere storico costituiscono la principale novità che le varie riedizioni della ”summa logico-metodologica” di Rickert presentano.
Concepita essenzialmente come replica alle accuse di formalismo che erano state rivolte alla prospettiva rickertiana da autori come Troeltsch, Scheler, Spranger, Misch ed altri, tale sezione presenta un significato autonomo rispetto al complesso dell’opera. In essa sono evidenti le tracce di quella ”svolta” del pensiero di Rickert, iniziata a partire dal 1909 con il saggio Zwei Wege der Erkenntnistheorie, nonché del suo tentativo di edificare un ”sistema di filosofia” culminato in un primo ed unico volume nel 1921. Essa mostra, con singolare incisività, il punto di maggiore vicinanza e scambio, ma al contempo di radicale irresolubilità, tra l’impostazione filosofica di Rickert ed i principali esponenti dell’Historismus. Ma, soprattutto, in questa sezione, si delinea l’orizzonte del ”senso” come il presupposto imprescindibile per porre il problema del valore e sondarlo in una prospettiva che non si esaurisca nel tentativo di una costruzione sistematica delle possibili forme di esperienza.

Rassegna

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collana: Riscontri, bic: HPC, 2005, pp 166
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isbn: 9788849813043