Pier Paolo Bellini

La relazione come forma di apprendimento

Cooperative learning e teoria relazionale: come e perchè "insieme si impara" (meglio)

Cartaceo
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Da qualche decennio, ormai, ci si è accorti che i tradizionali modelli di apprendimento basati sulla competizione risultano spesso meno efficienti di quelli strutturati sulla cooperazione. Ma perché “insieme si impara meglio”? Se esiste

Da qualche decennio, ormai, ci si è accorti che i tradizionali modelli di apprendimento basati sulla competizione risultano spesso meno efficienti di quelli strutturati sulla cooperazione. Ma perché “insieme si impara meglio”? Se esiste ormai un patrimonio significativo e consolidato di applicazioni e valutazioni del cooperative learning, dei suoi pregi e delle sue criticità, risultano invece insufficienti le indagini che contribuiscono ad approfondire le radici e le ragioni della sua efficacia. La convinzione di fondo di questa ricerca è che la sociologia relazionale sia in grado di dare un contributo significativo per questo approfondimento: attraverso di essa si arriva a comprendere che la cooperazione è una dinamica capace di favorire l’umano, laddove si sia disposti a superare lo scoglio dello scambio utilitaristico, a impostare, cioè, le relazioni educative su una “sovrafunzionalità” capace di trascendere il guadagno immediato dei rapporti strumentali. Una decisione per nulla immediata o “naturale”.