Alberto Monticone

La croce e il filo spinato

Tra prigionieri e internati civili nella Grande Guerra 1914-1918. La missione umanitaria dei delegati religiosi

Cartaceo
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Nella Grande guerra 1914-1918 vennero per la prima volta creati grandi campi di concentramento di prigionieri e di internamento di civili, nei quali vennero rinchiusi milioni di persone che vi rimasero spesso per anni,

Nella Grande guerra 1914-1918 vennero per la prima volta creati grandi campi di concentramento di prigionieri e di internamento di civili, nei quali vennero rinchiusi milioni di persone che vi rimasero spesso per anni, sino alla fine delle ostilità e oltre, tra notevoli sofferenze per l’isolamento, la fame, le malattie e il rigore del trattamento, quando non vi trovarono la morte a seguito di ferite o di epidemie. L’azione di controllo e di soccorso della Croce Rossa Internazionale venne affiancata da organizzazioni umanitarie ma al contrasto della sindrome delle barriere di filo spinato, alla cura morale e spirituale e alla valorizzazione delle persone, insieme con la tessitura di legami con le famiglie e con concreti aiuti materiali, provvidero soprattutto le Chiese cristiane, la Santa Sede e gli episcopati, che si avvalsero di visitatori religiosi svizzeri cattolici e riformati, delegati ufficialmente dal loro Governo. Questi operarono in stretta solidarietà e spirito ecumenico, visitarono i campi di prigionia e di internamento delle due parti combattenti in tutta l’Europa e provvidero alla cura morale e spirituale e all’aiuto materiale dei prigionieri e degli internati civili, gettando così anche un seme di pace e di fratellanza. Alberto Monticone (Sommariva Perno, Cn, 1931) ha insegnato Storia moderna nelle Università di Messina, Perugia, Roma La Sapienza e nella Libera Università Lumsa di Roma. Ha compiuto ricerche e pubblicato studi sulla Grande Guerra, sulla storia della Chiesa e del movimento cattolico, sul pauperismo, sulla radio nel periodo fascista e sulle relazioni internazionali specie tra l’Italia e la Germania. È stato presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana (1980-1986), deputato al Parlamento (1994-1996) e senatore della Repubblica (1996-2006).