Alessandro Orsini

Il rivoluzionario benestante

Strategie cognitive per sentirsi migliori degli altri

Cartaceo
9,50 10,00

Il terrorismo rosso ha avuto in Italia profonde radici culturali e ideologiche. Questa è stata una delle cause principali della sua longevità e della sua imponenza. Il mito della rivoluzione assoluta ha abbagliato uomini

Il terrorismo rosso ha avuto in Italia profonde radici culturali e ideologiche. Questa è stata una delle cause principali della sua longevità e della sua imponenza. Il mito della rivoluzione assoluta ha abbagliato uomini e donne di ogni età e condizione sociale. Dopo aver dedicato un ampio volume al fenomeno brigatista, l’autore rivolge la sua attenzione a quella cultura“contigua”che fornì, a volte in maniera inconsapevole, un ampio incoraggiamento ideologico alla violenza politica.Il protagonista di queste pagine è il rivoluzionario-benestante: colui il quale, pur vivendo di agi e di privilegi, odia e disprezza la società su cui ha fondato il proprio benessere materiale.è colui che giustifica moralmente la violenza come mezzo di lotta politica senza correre rischi in prima persona. è colui che inneggia alla rivoluzione senza praticarla. Il rivoluzionario benestante incita, ma resta a guardare.Attraverso i classici dell’individualismo metodologico, l’autore si propone di ricostruire l’universo mentale e la condotta di un tipo antropologico che ha profondamente segnato la storia dell’Italia repubblicana.

collana: Varia, bic: JPFC, 2010, pp 82
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isbn: 9788849827019