Marialuisa-Lucia Sergio

De Gasperi e la «questione socialista»

L'anticomunismo democratico e l'alternativa riformista

Cartaceo
11,97 12,60

I rapporti tra De Gasperi e il mondo socialista (nenniani prima e saragattiani poi) sono stati oggetto di una costante rimozione storica, spesso funzionale, in un’ottica di uso politico della storia, al mantenimento della

I rapporti tra De Gasperi e il mondo socialista (nenniani prima e saragattiani poi) sono stati oggetto di una costante rimozione storica, spesso funzionale, in un’ottica di uso politico della storia, al mantenimento della tesi apodittica della «conventio ad excludendum» quale presupposto dell’occupazione preterintenzionale del potere da parte della DC.
Il presente volume affronta il tema delle relazioni tra centro degasperiano e socialisti secondo tre principali livelli di indagine (il confronto interpartitico e/o parlamentare; l’attività diplomatica; le politiche economiche e sindacali) lungo l’arco Liberazione/Legge elettorale del ’53.
In base alle carte consultate (dalla documentazione di archivi italiani e stranieri ai fondi di partito e alle carte sindacali) vengono presi in considerazione due particolari nodi tematici, ossia il protagonismo diplomatico del partito laburista inglese nella mediazione dei conflitti politici italiani e il ruolo centrale del ministero dell’Industria, vero asse portante della collaborazione cattolico-socialista in sede di programmazione politico-economica.
Il volume si concentra infine sulla dialettica De Gasperi/Gronchi circa le diverse ipotesi di apertura ai socialisti per uscire dal logoramento della formula centrista e dall’«anomalia» italiana, cioè la lunga assenza di alternanza fra un Centro e una Sinistra differenti ma non incompatibili.
Da ciò la possibilità di leggere in chiave diversa la parabola dell’anticomunismo degasperiano che emerge con una caratterizzazione identitaria profondamente originale basata sulla consapevolezza del valore della laicità della democrazia e sulle aperture politico-culturali alla sinistra riformista.