Marica Spalletta

Comunicare responsabilmente

Etica e deontologie dell'informazione e della comunicazione

Cartaceo
20,90 22,00

In una società che cambia a ritmo vertiginoso; che rinnova se stessa e ridefinisce i propri confini alla stessa velocità con cui la tecnologia innova forme e strumenti della comunicazione; in cui una norma

In una società che cambia a ritmo vertiginoso; che rinnova se stessa e ridefinisce i propri confini alla stessa velocità con cui la tecnologia innova forme e strumenti della comunicazione; in cui una norma corre il rischio di essere vecchia prima ancora della sua entrata in vigore; dove l’individuo non vive più una sola volta, ma tante quante sono gli avatar che lo rappresentano sulla Rete; in cui internet è diventata un’insostituibile e irrinunciabile modalità di partecipazione del vivere quotidiano; dove la cross-medialità impone di saper praticare testi e scenari fino a pochissimi anni fa nettamente distinti l’uno dall’altro…
in questo contesto, l’etica assume un ruolo ancor più rilevante di quanto non abbia fatto in passato, quando i confini erano meglio definiti e i ruoli più cristallizzati.
Tuttavia, non c’è nulla di apparentemente più complicato che parlare o scrivere di etica, soprattutto in relazione a quella galassia poliedrica e multiforme nata e consolidatasi attorno ai media. Eppure, niente e nessuno più della mediapolis necessita oggi di fondarsi su valori etici condivisi, su quell’etica della responsabilità cui la società chiede che si ispirino tutti i professionisti della comunicazione: pubblicitari, comunicatori d’impresa, lobbisti, comunicatori istituzionali, giornalisti. Perchè è solo in una comunicazione che fonda se stessa sull’idea di responsabilità che le deontologie non si limitano più soltanto a dare ordine a un determinato ambito professionale, ma danno senso a quella stessa professione.