Tra elegia e principato: un’interpretazione di Tibullo
Cartaceo
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Il volume propone una rilettura critica dell’opera di Tibullo, mettendola in rapporto con le dinamiche sociopolitiche del primo decennio augusteo. Dalla prospettiva di un poeta d’amore solo apparentemente disimpegnato, le elegie tibulliane costituiscono un
Il volume propone una rilettura critica dell’opera di Tibullo, mettendola in rapporto con le dinamiche sociopolitiche del primo decennio augusteo. Dalla prospettiva di un poeta d’amore solo apparentemente disimpegnato, le elegie tibulliane costituiscono un osservatorio privilegiato per cogliere i profondi cambiamenti che investono in quegli anni la funzione del poeta, lo statuto del patronato letterario, l’ideale di otium. L’immagine di Tibullo come autore della rêverie, come letterato appartato contentus vivere parvo, con cui a lungo la critica lo ha identificato, non rende giustizia a un poeta che non solo si rivela ben inserito nel nuovo clima politico instaurato da Augusto, ma elabora attivamente un progetto elegiaco che determini una sua forma di partecipazione, silenziosa ma costante, al nucleo ideologico del principato.
Indice
Tibullo augusteo?
Lebenswahl e modelli pastorali nell’elegia latina
L’integrazione silenziosa di Tibullo
Riflessi dell’evoluzione del patronato letterario nell’opera di Tibullo
Bibliografia