Pietro Melis

Scienza, filosofia e teologia

Che cos’è veramente il diritto naturale

Cartaceo
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Vengono affrontati i temi attuali più scottanti di oggi alla luce delle riproposizioni del diritto naturale, le cui radici vanno ricercate nel concetto di giustizia cosmica espresso nell’antichità presocratica e in Platone, oltre che

Vengono affrontati i temi attuali più scottanti di oggi alla luce delle riproposizioni del diritto naturale, le cui radici vanno ricercate nel concetto di giustizia cosmica espresso nell’antichità presocratica e in Platone, oltre che nello stoicismo. Viene documentata, tra l’altro, come l’eclisse del diritto naturale avvenga dopo il ‘700 con il rinchiusersi della filosofia dentro le Università. Sino all’800 non si trova alcun filosofo che appartenga alla cultura universitaria (eccetto Kant, con cui inizia la perdita della connessione della filosofia con la società civile). Ciò è dovuto anche al trasformarsi del linguaggio filosofico in un linguaggio per iniziati. Sino al ‘700 una persona medialmente colta era capace di affrontare la lettura dei più importanti testi filosofici, che avevano pertanto una diffusione che permetteva ad essi di avere dei riflessi sulla società. Le rivoluzioni del ‘600 e del ‘700 e trovavano un terreno fertile nelle idee preparatorie dei filosofi dell’epoca. Ma ancora nell’800 vi furono filosofi come Schopenhauer, Bentham e Stuart Mill che rimasero estranei alla cultura universitaria. Essi furono nell’800 gli unici ad affrontare il tema dei diritti degli animali, che nel XX secolo si affaccia in modo specifico in filosofi quali Peter Singer e Tom Regan. Un’eccezione, tra i maggiori filosofi della seconda metà del XX secolo, è Robert Nozick, le cui coerenti analisi sono fondate su una ripresa del diritto naturale, osteggiato contraddittoriamente dal giuspositivismo di Hans Kelsen, di Benedetto Croce e di Norberto Bobbio. La costante confusione tra morale e diritto vive nella filosofia universitaria,  incomprensibile per il suo tecnicismo accessibile ai pochi addetti ai lavori e inutilizzabile alla luce dei temi più inquietanti del nostro tempo. Il diritto naturale viene inteso dall’autore quale diritto all’autoconservazione oltre la natura umana.

Indice

1. La filosofia fuori delle Università. Egemonia del diritto naturale

2. Il dominio della filosofia universitaria tra il XIX secolo e la prima metà del XX secolo… Interpretazione finalistica della natura. Spiritualismo, idealismo, pragmatismo e realismo. Eclisse del diritto naturale: convenzionalismo giuridico

3. Soggettivismo, convenzionalismo e relativismo nella filosofia della seconda metà del XX secolo: filosofia analitica, ermeneutica e postfilosofia. Influenza di Nietzsche, di Heidegger e di Wittgenstein. Il multiculturalismo di Habermas

4. Soggettivismo, costruttivismo e relativismo nell’epistemologia della seconda metà del XX secolo. Scissione tra filosofia e scienza

5. Un’oasi nel deserto della filosofia odierna: Robert Nozick, distinzione tra morale e diritto naturale

6. L’antropocentrismo alle origini della perdita del diritto naturale

7. Confusione tra morale e diritto, tra economia e morale

8. Confusioni filosofiche su globalizzazione e Islam. Disarmo culturale dell’Occidente

9. Questioni giuridiche di vita e di morte alla luce del diritto naturale

10. Il diritto naturale come diritto di tutti gli animali. Excursus storico

11. L’antropocentrismo teologico. Inutilità e contraddizioni di ogni religione salvifica

Conclusioni

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