Santa Sede ed Europa centro-orientale tra le due guerre mondiali

a cura di Massimiliano Valente

Cartaceo
20,90 22,00

Nel periodo compreso tra i due conflitti mondiali i Paesi dell’Europa centroorientale presentano situazioni particolarmente complesse sul piano politicoreligioso: la maggior parte di questi Stati, nati al termine della Grande Guerra, hanno confini politici

Nel periodo compreso tra i due conflitti mondiali i Paesi dell’Europa centroorientale presentano situazioni particolarmente complesse sul piano politicoreligioso: la maggior parte di questi Stati, nati al termine della Grande Guerra, hanno confini politici artificiali e popolazioni non omogenee da un punto di vista etnico. In diversi di questi Paesi le classi politiche di maggioranza adottano programmi intesi alla laicizzazione della società e alla separazione della Chiesa dallo Stato e, non volendo rinunciare al controllo sulla Chiesa stessa, offrono sostegno alle tendenze riformistiche all’interno della Chiesa cattolica o all’idea di una Chiesa nazionale per rafforzare e completare l’edificio del nuovo stato nazionale. Di grande interesse è, in questo contesto, l’analisi delle politiche adottate dalla Santa Sede, dalle gerarchie cattoliche locali e dai fedeli laici nel difficile confronto con il potere statale. Il presente volume intende offrire, nei saggi qui editi – di Roberto de Mattei, Roberto Morozzo della Rocca, Massimo de Leonardis, Matteo Luigi Napolitano, Francesca Romana Lenzi, Katrin Boeckh, Jure Krišto, Massimiliano Valente, Emilia Hrabovec e L’uboslav Hromják – un’occasione di riflessione sugli aspetti generali delle problematiche accennate e su alcuni casi specifici, anche sulla base dei documenti conservati negli archivi vaticani relativi al pontificato di Pio XI.