Luigi Mascilli Migliorini, Giulia D’Argenio

Procida

L'isola dell'attesa

Procida è una nassa. Una nassa di strade e vicoli inerpicati sul dorso di un frammento di lava che spunta, solitario, dalle acque del Mediterraneo. È una nassa di colori che si mescolano

Procida è una nassa. Una nassa di strade e vicoli inerpicati sul dorso di un frammento di lava che spunta, solitario, dalle acque del Mediterraneo. È una nassa di colori che si mescolano all’odore del mare e al sole che si riflette nel suo specchio. Un mare che, a terra, lentamente scompare dalla vista, escluso allo sguardo da alte mura. Le stesse che, in passato, proteggevano il rientro dei marinai da luoghi lontani e i procidani da pericoli ignoti. Procida è una nassa di voci e di suoni che portano l’eco di memorie antiche. È una nassa di storia e di storie, soprattutto di donne. Sacerdotesse di una terra sospesa tra il sacro e il profano, consumata da riti che scandivano attese e speranze. Procida è l’isola di Graziella, immagine di un Mediterraneo esotico. È l’isola murata, dove i reclusi erano condannati a sospirare al cospetto della libertà incontenibile del mare.

13,30 14,00
7,59 7,99
Pulisci
collana: Varia, bic: WTL, 2021, pp 120, Italiano
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isbn: 9788849865493