Aristotele

Problemi meccanici

a cura di Maria Elisabetta Bottecchia Dehò

Cartaceo
17,18 18,08

La prima traduzione dei Mechanica di Aristotele, dopo L’opera è costituita da una traduzione – la prima versione moderna in lingua italiana dopo quella cinquecentesca del Guarino – e da un ricco apparato introduttivo

La prima traduzione dei Mechanica di Aristotele, dopo L’opera è costituita da una traduzione – la prima versione moderna in lingua italiana dopo quella cinquecentesca del Guarino – e da un ricco apparato introduttivo e di note che finalmente offrono al lettore un sussidio storico-testuale ed interpretativo atto a meglio affrontare l’opera che, nella sua brevità, è fra le più dense del corpus naturale aristotelico. La traduzione che affianca il testo greco compie quello che fino ad oggi può essere valutato come il più approfondito sforzo di resa interpretativa: non tanto per quanto attiene all’aspetto del mero senso letterale, ma piuttosto a quello del suo contenuto scientifico. L’edizione qui proposta ha così coerentemente e coraggiosamente ritenuto di tenere e dare conto della lunga tradizione interpretativa espressa nei commenti rinascimentali. L’ampia parte introduttiva chiarisce l’entità della traccia storica segnata dall’opera; ciò fino a Galileo, che per essa dimostrò un’attenzione del tutto speciale, nel suo insegnamento e in alcune delle sue opere più significative. L’opera così riproposta presenta oggi un notevole interesse anche per lo studio di Aristotele, affrontando la questione della paternità aristotelica del trattato.