Mario La Cava

Mimì Cafiero

Cartaceo
5,61 5,90

Il romanzo – veloce, dai dialoghi che sembrano stenografati dal vero – scandaglia i vizi e le vanità d’una chiusa provincia calabrese. È ambientato in un’inedita Reggio Calabria degli anni immediatamente seguenti all’avvento del

Il romanzo – veloce, dai dialoghi che sembrano stenografati dal vero – scandaglia i vizi e le vanità d’una chiusa provincia calabrese. È ambientato in un’inedita Reggio Calabria degli anni immediatamente seguenti all’avvento del fascismo, e trae spunto da un fatto di sangue realmente accaduto e rimasto famoso come il “delitto del cieco”. All’interno di una fosca trama da libro giallo: Mimì Cafiero, piccolo proprietario terriero, ammalato di gallismo e di malavita, la cui unica preoccupazione è quella di trovare una donna con cui andare a letto o di vendicarsi di un torto; Peppino Zuccalà, impiegato di concetto, suo amico-rivale; Lina, ragazza di paese rassegnata a un destino avverso contro cui infine si rivolta; Ciccio, il fratellastro-servo mezzo uomo e mezzo animale, danno vita a un intreccio avvincente, specchio di un variegato universo di costumi.

collana: Scrittori di Calabria, bic: FC, 2006, pp 264
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isbn: 9788849815405