Rocco Tilde

Messaggio d’Alì

Cartaceo
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Nel disegno poetico che ci viene proposto, sembra di scorgere il mito platonico dell’androgino. Dopo la fratturazione, la conseguente ricerca della unità perduta è vista dall’Autrice – nella ricorrente simbologia – come un’aspirazione, che

Nel disegno poetico che ci viene proposto, sembra di scorgere il mito platonico dell’androgino. Dopo la fratturazione, la conseguente ricerca della unità perduta è vista dall’Autrice – nella ricorrente simbologia – come un’aspirazione, che viene dal profondo ed è antica quanto l’uomo, alla completezza; per ridiventare, come nello stadio primitivo, una cosa sola, con l’acquisizione, uniti, dell’eterno e dell’assoluto. Ma l’aspirazione antica, viene contraddetta dalla “saggezza” e dalla “ragione” entrambe impietose nel giudicare il cuore. Pare di scorgere la convinzione che talune norme di comportamento siano codificazioni solamente finalizzate al funzionamento ottimale della società; donde la patologia della normalità, intesa come deviazione dell’Uomo, come perdita della sua sostanza umana. Il dolorante peregrinare sarà destinato – quindi – ad esaurirsi nell’inseguire vanamente l’Ideale? Per gli inquieti “ulissidi” di ogni tempo, Itaca resterà, forse, un miraggio perenne, ancora oggi?
(Nello Mantellucci)

bic: DC, 2003, pp 34

isbn: 9788888947013