Luca Bolognini

L’arte della privacy

Metafore sulla (non) conformità alle regole nell'era data-driven

Che cosa c’entrano Tiziano e Leonardo Da Vinci con la privacy e la (non) conformità alle regole nell’era degli algoritmi? E le vedute di Canaletto e Guardi con una due diligence o le

Che cosa c’entrano Tiziano e Leonardo Da Vinci con la privacy e la (non) conformità alle regole nell’era degli algoritmi? E le vedute di Canaletto e Guardi con una due diligence o le stanze di Pietro Longhi con lo smart working? Che relazione intercorre fra un artista di corte del ’500 e un Data Protection Officer del XXI secolo? Può un pittore non essere umano ma solo artificiale, e una natura morta essere fatta – anziché di fiori, selvaggina o bottiglie – di hardware, software e documenti obsoleti? Un’opera elettronica è mera arte o può nascondere, e perfino costituire in sé e per sé, validi titoli giuridici? La copia – di un quadro come di un modello legale – è sempre un falso e un indesiderabile illecito? In questa avvincente esplorazione, che va dall’arte più antica alla crypto art dei giorni nostri, l’autore – avvocato dei dati e collezionista – ci accompagna attraverso un cammino metaforico straordinario e fuori dal comune, mettendo assieme il senso del bello e la sensatezza degli adempimenti, la compliance e la creatività, l’estetica dell’innovazione e delle sanzioni. A distanza di 75 anni dall’Arte del Diritto di Carnelutti, L’Arte della Privacy è un libro unico che promette già di diventare un piccolo classico della letteratura giuridica futura; un saggio in grado di liberare dalle gabbie della specializzazione, con le chiavi dell’immaginazione, gli studiosi e i consulenti legali così come i manager aziendali, ma anche di incuriosire e sfidare i cultori di nuove tendenze artistiche digitali.

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Pulisci
collana: Varia, bic: A, 2022, pp 152, Italiano
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isbn: 9788849869835