La componente archeologica nel progetto moderno
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Il saggio si configura come studio iconografico sul tema dell’archeologia indagata nei suoi rapporti con l’architettura moderna. Un accurato repertorio di immagini – tratte dal mondo dell’arte, della fotografia e dell’architettura – rilegge i
Il saggio si configura come studio iconografico sul tema dell’archeologia indagata nei suoi rapporti con l’architettura moderna. Un accurato repertorio di immagini – tratte dal mondo dell’arte, della fotografia e dell’architettura – rilegge i concetti di memoria, antico e rovina alla luce dei nuovi studi sul Grand Tour, l’antiquariato e il souvenir. La parte centrale si sofferma sull’impianto planimetrico di Villa Adriana, esito estremo dell’architettura romana definita tardo-antica ancora sorprendentemente attuale nelle sue implicazioni spaziali. La villa suburbana diviene nelle intenzioni dell’imperatore Adriano la sua opera più autobiografica, una enciclopedia delle forme, ma anche un museo di ricordi e memorie personali. Messo a confronto con progetti del secolo scorso che ad esso si ispirarono (di Wright, Kahn, Ungers), il modello adrianeo costituisce oggi un’insuperata e quanto mai vitale matrice geometrica, un’invariante compositiva in grado di fornire una lettura inedita e in certo senso straniante dell’architettura moderna e contemporanea.