Martino Feyles

Ipomnesi

La memoria e l'archivio

Ontologia dell’archivio e fenomenologia della memoria si incrociano in questo libro in una prospettiva particolare, quella di un’estetica critica. Partendo dalla riflessione derridiana, l’autore rielabora la nozione di archivio prendendo in considerazione gli straordinari

Ontologia dell’archivio e fenomenologia della memoria si incrociano in questo libro in una prospettiva particolare, quella di un’estetica critica. Partendo dalla riflessione derridiana, l’autore rielabora la nozione di archivio prendendo in considerazione gli straordinari cambiamenti delle odierne tecnologie della memoria e, nello stesso tempo, evidenziando il significato trascendentale del momento dell’archiviazione. L’interiorità dell’atto del ricordo, e più in generale di ogni atto intuitivo, appare così condizionata in modo costitutivo dall’esteriorità delle tecniche di archiviazione. La riflessione derridiana determina il filo conduttore di questo libro, ma tra i riferimenti teorici di questo lavoro ci sono anche autori che hanno preceduto o seguito Derrida nel suo cammino di pensiero: Husserl, Freud, Ricoeur, Leroi-Gourhan, Stiegler.

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