Il paziente, il medico e l’arte della cura

a cura di Marianna Gensabella Furnari

Cartaceo
13,30 14,00

contributi di M. Aragona, R. Dell’Oro, A.E. Di Rosa, M. Gensabella Furnari, R. Musolino, D. Neri, W.T. Reich, G. Russo, P. Sobbrio, F. Trimarchi, G. Venuti

I tre soggetti del testo, il paziente, il

contributi di M. Aragona, R. Dell’Oro, A.E. Di Rosa, M. Gensabella Furnari, R. Musolino, D. Neri, W.T. Reich, G. Russo, P. Sobbrio, F. Trimarchi, G. Venuti

I tre soggetti del testo, il paziente, il medico e l’arte della cura, appaiono qui in un ordine che intende sottolineare il “primato” del punto di vista del paziente. Cosa avviene di tale primato, iscritto nella genesi stessa dell’arte della cura, nella medicina di oggi? Per rispondere a tale domanda il rapporto paziente-medico va ripensato alla luce dei mutamenti del medium che consente la relazione, la medicina. Mutamenti oggi radicali, per l’enorme potenziamento del sapere scientifico e tecnologico, che crea tra le due anime della medicina, quella umanistica e quella scientifica, uno squilibrio che si ripercuote sulla relazione di cura. L’intervento delle moderne tecnologie, la progressiva specializzazione del sapere, le nuove sfide dell’informatica potenziano i mezzi dell’agire medico, ne dilatano le possibilità, rendendo incerti i fini ed anche i confini della medicina. Se il “bene del paziente” rimane la finalità prima del medico, questa certezza antica si confronta oggi con nuove domande: cos’è bene, cos’è male per il paziente? È la sua autonomia l’ultima risposta? È possibile che la medicina di oggi riscopra, tra arte e scienza, un’identità che permanga al di là dei mutamenti, dei fini e dei confini certi in cui paziente e medico si ritrovino insieme?
Domande aperte su cui gli autori del testo, filosofi, bioeticisti e medici, si interrogano, ripensando la relazione di cura, secondo tre scansioni: la riflessione su alcuni nodi tematici, quali la “simpatia”, l’autonomia, i fini della medicina; l’impatto dell’arte medica con la tecnica e con le nuove tecnologie; i problemi incontrati nel vissuto di alcune esperienze di pratica clinica.