AA.VV.

Chi ha cancellato la questione meridionale?

a cura di Mariano D'Antonio

Cartaceo
14,25 15,00

La questione meridionale, la cosiddetta QM, le cause dell’arretratezza del Mezzogiorno e i rimedi per sanarla, non sono più al centro del dibattito politico, anzi ne sono stati quasi cancellati. Un luogo comune attribuisce

La questione meridionale, la cosiddetta QM, le cause dell’arretratezza del Mezzogiorno e i rimedi per sanarla, non sono più al centro del dibattito politico, anzi ne sono stati quasi cancellati. Un luogo comune attribuisce la responsalità di ciò all’egoismo degli italiani che vivono nelle regioni più ricche, i quali sono insofferenti di pagare tasse e contributi per finanziare la spesa pubblica al Sud. Questo libro capovolge tale argomento vittimista e attribuisce la responsabilità del declino della QM in gran parte ai comportamenti dei meridionali, specie dei politici, all’inefficienza delle amministrazioni pubbliche locali, alla diffusa corruzione, in definitiva al debole spirito civico della popolazione. Sono perciò valorizzate nel libro alcune esperienze che segnano un’inversione di rotta nella politica di sviluppo del Mezzogiorno fuoriuscendo dal vecchio paradigma, caro ai politici e ad alcuni meridionalisti, di reclamare maggiori, indiscriminati finanziamenti pubblici. Tra queste esperienze positive qui si esaminano o si prefigurano l’avvio di una cooperativa agroalimentare di successo in Calabria; il microcredito a favore di famiglie e piccole imprese meridionali; il sostegno da rafforzare alla piccola industria radicata nel territorio del Sud; la promozione di autentiche imprese sociali; il contrasto della disoccupazione giovanile; un governo più oculato dei fondi pubblici assegnati dall’Unione europea alle regioni meridionali.

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