Aspasia

Stato dell’arte
Negli ultimi anni è sensibilmente cresciuto il novero di intellettuali che contestano il canone di
costruzione delle tradizionali narrazioni della storia della cultura occidentale. I criteri
d’individuazione degli snodi principali del progresso scientifico, filosofico e socio-politico si rivelano
sempre più angusti ed esclusivi. Nuove proposte di ampliamento del canone e di narrazioni
inclusive sono sempre più frequenti e mirano a dare visibilità a figure poco conosciute o del tutto
ignorate, pur avendo partecipato attivamente allo sviluppo filosofico e scientifico della cultura
occidentale. Ai cosiddetti autori minori si aggiunge un numero considerevole di donne di cultura
che, lungo tutta la storia del pensiero occidentale, hanno operato di concerto con i personaggi più
eminenti, talvolta anonimamente e talvolta pubblicamente. Senza il contributo di queste figure, per
lo più escluse dai circuiti narrativi tradizionali, la storia intellettuale dell’umanità sarebbe stata
diversa.

Intento programmatico
La collana Aspasia persegue l’obiettivo principale di sottrarre all’oblio tali personaggi e restituire il
prezioso patrimonio culturale ad essi legato. Il nome s’ispira ad una figura storica avvolta da un
alone di mito, Aspasia di Mileto (V sec. a.C.). Particolarmente versata nell’arte della retorica, era
compagna di vita di Pericle, celebre politico ateniese, sul quale sembra avesse grande
ascendente, tanto da indirizzarne alcune tra le decisioni più importanti. Casa sua, inoltre, era una
sorta di salotto culturale dal quale passavano i più importanti intellettuali dell’epoca. Sotto questo
punto di vista la figura di Aspasia ha il duplice merito di smentire il pregiudizio sulle doti intellettuali
delle donne, le cui origini si perdono in un passato tanto lontano da non aver ormai più memoria, e
di promuovere la produzione di cultura attraverso l’esercizio del dialogo e dell’accoglienza.
La collana, pertanto, ospiterà lavori monografici e volumi tematici, caratterizzati da rigore storico
e filologico, capaci di smascherare alcuni persistenti pregiudizi intellettuali, come quello di genere,
restituendo la giusta dignità a personaggi la cui voce è giunta a noi troppo flebile. Non si tratta di
sovvertire la storia tradizionale, ma di arricchirla attraverso una ricostruzione capillare di contesti,
dibattiti, confronti, controversie e networks culturali nei quali da sempre nascono, si sviluppano e
viaggiano le idee.

Collocazione editoriale
Aspasia mira ad inserirsi all’interno di un contesto internazionale in espansione. Tra le recenti
operazioni editoriali e divulgative più interessanti di rilievo sono le serie Cambridge Texts in the
History of Philosophy (Cambridge University Press), Oxford New Histories of Philosophy (Oxford
University Press), The Other Voices in Early Modern Philosophy (University of Chicago Press). Da
menzionare, inoltre, I palinsesti di Diotima (Agorà, Lugano), collana diretta da Sandra Plastina
dedicata alla pubblicazione dei contributi delle donne alla filosofia e alla scienza moderna. Tra le
iniziative online notevole è il progetto Gutenberg, che offre l’accesso gratuito ad oltre 56.000 testi,
tra cui sono numerosi quelli di autori cosiddetti minori e di donne. Dedicato esclusivamente alle
voci femminili, l’americano Project Vox (Duke University, Durham, NC, USA), una piattaforma
online, che raccoglie informazioni, materiale, connessioni e bibliografia su alcune filosofe di età
moderna.

Comitato scientifico ed editoriale
Il comitato scientifico ed editoriale sarà costituito da un consolidato gruppo di ricerca, operativo da
tempo all’Università della Calabria, e da studiose e studiosi internazionali di chiara fama. Nel
dettaglio, in ordine alfabetico: Mercedes Arriaga Flórez, Donata Chiricò, Emilio M. De Tommaso,
Delfina Giovannozzi, Ruth Hagengruber, Sarah Hutton, Mark Kulstad, Francesco Piro, Sandra
Plastina, Maria Teresa Ricci, Nuria Sánchez Madrid.