«Scrivere è chiedersi come è fatto il mondo» Per Amelia Rosselli

Atti del Convegno Università della Calabria 13 dicembre 2006

a cura di Caterina Verbaro

Cartaceo
23,75 25,00

Il decimo anniversario della morte di Amelia Rosselli, nel 2006, ha consolidato e riformulato su basi nuove la sua centralità nel panorama poetico del secondo Novecento, per mezzo di una ricca serie di studi

Il decimo anniversario della morte di Amelia Rosselli, nel 2006, ha consolidato e riformulato su basi nuove la sua centralità nel panorama poetico del secondo Novecento, per mezzo di una ricca serie di studi che ne indagano oggi più rigorosamente e sistematicamente il procedimento espressivo e intellettuale. Si è aperta una nuova stagione critica, alla quale ha proficuamente contribuito il convegno tenutosi nel dicembre 2006 all’Università della Calabria, che ha visto la partecipazione di alcuni tra i primi critici e lettori della Rosselli (Berardinelli, Pecora), ma anche di molti giovani studiosi che nello straniamento di questa parola poetica e nel suo radicamento biografico individuano un’esperienza cardine del nostro Novecento letterario. I contributi che qui presentiamo affrontano i nodi critici attualmente più dibattuti intorno alla poesia rosselliana: la questione dell’intertestualità, il rapporto tra poesia e musica, la definizione testuale e filologica delle prime opere, la controversa centralità della Libellula, l’innovativo sistema della metrica. Accanto a tali contributi il volume contiene alcuni importanti documenti epistolari inediti, testimoni di varie fasi dell’attività poetica e critica di Amelia Rosselli, dalla lettera a Pasolini del 1962 che definisce la pubblicazione del saggio Spazi metrici, al carteggio con Carlo Betocchi dedicato a Lorenzo Calogero, fino alle lettere degli anni Ottanta a V.S. Gaudio.

Rassegna

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