Lorenzo Sinisi

Oltre il Corpus iuris canonici

Iniziative manualistiche e progetti di nuove compilazioni in età post-tridentina

Cartaceo
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Il presente volume intende approfondire, anche alla luce di fonti inedite, il tema dei tentativi operati nel corso della seconda metà del XVI secolo di integrare il Corpus iuris canonici con la realizzazione di

Il presente volume intende approfondire, anche alla luce di fonti inedite, il tema dei tentativi operati nel corso della seconda metà del XVI secolo di integrare il Corpus iuris canonici con la realizzazione di un testo manualistico volto all’esposizione degli elementi fondamentali del diritto della Chiesa e di una nuova compilazione ufficiale che recepisse le più importanti novità normative prodotte in età post-medievale dai Concili ecumenici e dai Pontefici.
Ampio spazio viene dedicato alla figura e alle opere del giurista perugino Giovanni Paolo Lancellotti che, sul modello dell’omonimo testo giustinianeo, compose le sue Institutiones iuris canonici mosso dal desiderio di vederle infine approvate come testo ufficiale dalla Sede Apostolica. Il fallimento di tale disegno, che registrò tra l’altro interessanti iniziative coeve concorrenti qui pure prese in considerazione, non tolse importanza al testo del Lancellotti destinato ad affermarsi come opera di grande successo nella didattica e come modello di un nuovo genere letterario.
In merito all’esigenza assai sentita nella seconda metà del Cinquecento di una nuova compilazione ufficiale volta a consolidare le principali novità del diritto della Chiesa (rappresentate in primis dai decreti tridentini), si analizza l’operato delle diverse congregazioni pontificie che sotto la spinta di papi come Gregorio XIII, Sisto V, Gregorio XIV, Clemente VIII e Paolo V, per la maggior parte giuristi di formazione, lavorarono alacremente per vedere però i risultati delle loro fatiche vanificati a causa di una concomitanza di circostanze di cui si cerca di dare conto. Non migliore fortuna ebbero alcune coeve (e non meno significative) iniziative private come il Liber Septimus di Pierre Matthieu e l’inedito Codex Gregorianus di Celso Pasi di cui si riporta in appendice il testo integrale.