Giusy Calabrò

La devianza minorile

Il fenomeno youth gangs

Prefazione di Nicola F. Longo

Cartaceo
18,05 19,00

In Italia la questione dilagante della devianza minorile e delle youth gangs è al centro del dibattito pubblico, nonostante ancora manchino una definizione e dati sistematici che consentano di monitorare il fenomeno. In parziale

In Italia la questione dilagante della devianza minorile e delle youth gangs è al centro del dibattito pubblico, nonostante ancora manchino una definizione e dati sistematici che consentano di monitorare il fenomeno. In parziale risposta a questo problema il presente studio analitico, sociologico e psicopedagogico cerca di fornire un quadro esaustivo della criminogenesi delle bande giovanili. Il saggio, focalizzando l’attenzione sulla situazione presente a Verona e in altre regioni maggiormente colpite, delinea le differenti caratteristiche strutturali, associative, operative e la presenza sul territorio nazionale. L’analisi criminologica conferma come il caso italiano sia articolato e complesso, seppure comparato al fenomeno statunitense. Tra i fattori che spingerebbero i giovani ad aderire ad una gang emergono l’appartenenza a una famiglia disfunzionale, le difficoltà relazionali col gruppo dei pari, i rapporti conflittuali in seno all’ambiente scolastico percepito come distante e ostile; inoltre, problemi di emarginazione sociale e culturale e/o la provenienza da un contesto di grave disagio sociale ed economico. Influente è anche l’uso dei social network quale strumento per rafforzare le identità di gruppo e generare processi di emulazione e radicalizzazione. L’innovazione della ricerca risiede nell’approccio multidisciplinare e sociopolitico che, partendo dall’analisi del fenomeno, ne individua i fattori di rischio e di protezione in correlazione ai diversi contesti ambientali. Oltre alla ricerca-azione psicopedagogica e sociale (prevenzione primaria e secondaria) si propongono attività di prevenzione terziaria tramite i due piani di security allegati, nella consapevolezza che un’attività di contrasto incentrata unicamente sulla repressione sia inefficace.

Indice

Prefazione di Nicola F. Longo
Introduzione

I. Adolescenza e relazioni nel gruppo dei pari
I.1 Trasgressività, disadattamento e delinquenza minorile
I.2 Il gruppo dei pari e le bande giovanili
I.3 Il ruolo delle ragazze nelle bande giovanili
I.4 Disagio e carriera deviante
I.5 La famiglia: fattori di protezione e di rischio
I.6 La scuola: fattori di protezione e di rischio
I.7 Lo sport: fattori di protezione e di rischio

II. Devianza e criminalità giovanili: il fenomeno youth gangs 
II.1 La devianza giovanile: fattori biologici e genetici
II.2 Fattori psicologici, sociali e culturali
II.3 Classificazione dei rischi per la condotta criminosa
II.4 Teorie criminologiche sul fenomeno youth gangs

III. Street gangs e youth gangs in America 
III.1 Le street gangs: origine, struttura e caratteristiche
III.2 Definizione, nascita e diffusione del fenomeno youth gangs
III.3 Le bande giovanili: fattori sociali e individuali
III.4 Caratteristiche della gang e dei suoi membri

IV. Il fenomeno delle bande giovanili in Italia 
IV.1 Comportamenti antisociali e criminosi degli adolescenti italiani
IV.2 Studi e provvedimenti legislativi sulle bande giovanili in Italia
IV.3 Le bande giovanili italiane: fattori di rischio e di protezione
IV.4 L’unicum internazionale: la youth gang femminile PRZ
IV.5 Maranza: youth gangs di immigrati di seconda generazione
IV.6 Gruppi europei giovanili: suprematisti, jihadisti e neonazisti

V. Piani di security nazionali e comparazione politico-legislativa fra USA e Italia 
V.1 Il piano di sicurezza veneto per fronteggiare il fenomeno youth gangs
V.2 Programmi sociali di prevenzione e rieducazione
V.3 L’efficacia dell’intervento psicologico nel processo penale
V.4 La messa alla prova
V.5 Il National Youth Gang Center (NYGC) e il piano per l’ONDEG

Conclusioni
Allegato 1
Allegato 2
Allegato 3
Allegato 4
Bibliografia
Sitografia

Eventi

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