Mimmo Rando

Il mondo illuminato

Cartaceo
17,10 18,00

«Al Faro non avevo voglia di tornare più. Vi tornai solo quando mio padre morì. Sembrava non me ne fossi mai andato. Solo mio padre non c’era. Al suo posto, in quella casa immutata,

«Al Faro non avevo voglia di tornare più. Vi tornai solo quando mio padre morì. Sembrava non me ne fossi mai andato. Solo mio padre non c’era. Al suo posto, in quella casa immutata, una foto al centro della toletta con un lumino acceso da poco. E tutti i fantasmi che giravano per le stanze. Erano le forze della terra e del mare. Divinità ancestrali. Invisibili abitatori di un mondo di mezzo. Potenti forze divine che si manifestavano attraverso i simboli». Prende da qui le mosse il viaggio, inteso come nostòs, del narratore verso un mondo illuminato dalla presenza di personaggi che vissero lungo le coste estreme del Peloro. Stravaganti, eccentrici, a volte teatrali e spassosi, emblematici nella loro elementare saggezza, prestati alle incertezze della vita e alle fantasie degli scritti, che pare vogliano rammentare, come Eraclito, che le cose sono ed al tempo stesso non sono.

Parlano di avventure di mare, di donne, di miserie e di splendori. E che siano racconti dolcissimi e struggenti (Ortega e la madre); o irriverenti ed erotici (la suora delle pulizie che si lasciava toccare per consolare «quelli assetati… sciorbi… allammicati…»); o divertenti e comici (Angelino che per lasciarsi tagliare i capelli doveva infilare il dito nel culo della capra) la sensazione è sempre che l’unica via d’uscita, da un mondo che tende a rattrappirsi e a chiudersi in sé, la si possa trovare in una vita semplice. Un libro nuovo, attualissimo. Profondo e leggero, misterioso e solare, reale e fiabesco.

collana: Velvet, bic: FA, 2019, pp 342
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isbn: 9788849857672