Davide Rossi

Il lungo Novecento della frontiera adriatica. Transizioni istituzionali e modificazioni giuridiche

Prefazione di Bernardo Sordi

Cartaceo
18,05 19,00

Il lavoro non ha la pretesa di essere una storia generale della cultura giuridica e istituzionale delle terre alto-adriatiche in età contemporanea, per la quale ci vorrebbero ben altri spazi e modalità, ma, molto

Il lavoro non ha la pretesa di essere una storia generale della cultura giuridica e istituzionale delle terre alto-adriatiche in età contemporanea, per la quale ci vorrebbero ben altri spazi e modalità, ma, molto meno ambiziosamente, propone una carrellata di episodi, istituti giuridici o trattati internazionali, che seguono un determinato percorso di approfondimento che, negli anni, si è dipanato in mille rivoli e che si è provato a ricomporre in un unico filo. Si è, infatti, tentato di concentrarsi sui cosiddetti periodi di transizione, ossia quei determinati momenti che sovente rappresentano vere e proprie opportunità di innovazione, l’emersione di nuovi modelli o la commistione di schemi normativi alquanto differenti tra loro. Si è così cercato di recuperare frammenti poco arati della dimensione del confine, utili a completare le sfaccettature tipiche di realtà contese, in cui nazionalismi e ideologie si sono sovrapposti e mescolati tragicamente lasciando segni indelebili. Nel breve volgere di meno di un secolo l’Alto Adriatico ha assistito a continui passaggi di sovranità: dall’Impero Austro-Ungarico al Regno d’Italia, dal Territorio Libero di Trieste alla Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, cui aggiungere l’impronta ideologica fascista, prima, e comunista, poi. Processi che hanno lasciato segni indelebili dal punto di vista istituzionale e giuridico, tra resistenze ed innovazioni, permanenze e tentativi di riforme. Il volume intende ripercorrere questa caleidoscopica esperienza, valorizzando quelle complessità che necessariamente caratterizzano l’accavallarsi di sensibilità e presupposti culturali differenti.

Indice

Prefazione
di Bernardo Sordi
Per un Adriatico più dolce?
di Davide Rossi

Parte I
Le dimensioni di un confine tra Impero austro-ungarico e Regno d’Italia
1. «Ch’Italia chiude e suoi termini bagna». Cambiamenti istituzionali, guerre e accordi internazionali tra XVIII e XX secolo
2. Il Ministero per la Ricostruzione delle Terre Liberate dal Nemico: un’esperienza «salata» o riuscita?
3. Un’«anomalia e una curiosità giuridica». La breve esperienza del Consiglio di Stato per le terre redente (1919-1923)
4. L’organizzazione delle foreste nelle terre redente: problematiche di unificazione giuridica
5. Lungo le vie di Trieste. Toponomastica, cultura e diritto tra Impero austro-ungarico e Repubblica italiana

Parte II
L’utopia costituzionale della Fiume dannunziana
1. La Carta dannunziana e il costituzionalismo europeo di inizio Novecento
2. La Carta del Carnaro, antidoto alle tossine del parlamentarismo

Parte III
Le grandi fratture: alla ricerca di un equilibrio
1. Gli archivi, il contesto giuridico e il confine orientale: il caso del Fondo H-8
2. La questione adriatica e il voto del 2 giugno 1946: un problema anche costituzionale
3. Benedetto Conforti e il Memorandum di Londra
4. Il percorso autonomistico della Venezia Giulia e del Friuli
5. L’occhio della stampa sul secondo dopoguerra del confine orientale

Fonti
Bibliografia

Eventi

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