Il diritto e lo Stato
La dottrina francese e quella tedesca
Prefazione di Vincenzo Rapone
Cartaceo
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Parlare di una vocazione oggettivistica di Duguit non ha certo senso in virtù di un’acriticatrasposizione del fatto sociologico in validità normativa, quanto, piuttosto, per latensione demistificante nei confronti di quel formalismo che, lungi dall’essere
Parlare di una vocazione oggettivistica di Duguit non ha certo senso in virtù di un’acriticatrasposizione del fatto sociologico in validità normativa, quanto, piuttosto, per latensione demistificante nei confronti di quel formalismo che, lungi dall’essere pertinenteal proprio programma scientifico, tende a sostantivizzarsi, riempiendosi, impropriamente,di contenuti. In questo senso, Il diritto e lo Stato, vera e propria pars destruensdella sua riflessione, è ricostruzione filologicamente impeccabile dell’incongruo conferimentodi valore operato a carico tanto del soggetto di diritto, quanto dello Stato,luogo quest’ultimo, soprattutto nella dottrina giuspubblicistica tedesca, di un atto difede incondizionato, dalle radici, squisitamente, teologico-metafisiche.