Pietro Melis

Già professore di Storia della filosofia nella Facoltà di Scienze della formazione (ex Facoltà di Magistero e oggi ricompresa nella Facoltà di Studi Umanistici) dell’Università di Cagliari, è stato assistente di Alberto Pala e di Carlo Augusto Viano. Inizialmente ha indirizzato i suoi studi verso l’esame del rapporto tra scienza e filosofia nel ‘600 (Spazio e tempo nella fisica di Cartesio, 1967, che fu la sua tesi di laurea in Filosofia; Studio sulla fisica di Hobbes, 1973; Studio sulla matematica di Hobbes, 1974; Leibniz e la concezione meccanicistica del mondo, 1974; Statica e dinamica. Implicazioni storiche della fisica aristotelica, 1980; Aspetti logici e teologici della rivoluzione astronomica. Da Buridano a Keplero, 1983; Cartesio e Hobbes. Studio sull’ottica, 1984), senza trascurare alcuni temi della filosofia contemporanea in relazione alla predominante scissione tra filosofia e scienza e alla manipolazione metafisica delle conoscenze scientifiche (Al di là del vero e del falso. Saggio di teologia negativa. Da Husserl a Heidegger, 1979; Finalismo ed antropomorfismo nella filosofia contemporanea, 1988).  Successivamente i suoi interessi si sono indirizzati verso lo studio della biologia evoluzionistica (Biologia e filosofia. Origine della vita ed evoluzione biologica. Casualità e necessità, 1999), parallelamente a temi di natura morale e giuridica (Morale e diritto, 1995; Morale e diritto nell’antichità, 2000), al fine di evidenziare le origini del giusnaturalismo nella concezione presocratica della giustizia, intesa come corrispondenza tra la ragione umana e la legge naturale, tra l’ordine giuridico e l’ordine universale, cioè tra il nomos e il logos, coincidente con la physis. Del 2006 è Scontro tra culture e metacultura scientifica. L’Occidente e il diritto naturale nelle sue radici greco-romano cristiane. Del 2023 è Scienza, filosofia e teologia. Che cos’è veramente il diritto naturale (Rubbettino).

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