Caterina Arcuri

Opera nel campo della ricerca e della sperimentazione visiva ed espone dagli anni Novanta. Pur esprimendosi anche attraverso il video, la fotografia e la performance, la sua ricerca attuale è riconducibile soprattutto al disegno e all’installazione site specific. Nel 2014, in occasione della personale Fonti alla galleria TraleVolte di Roma realizza, per la prima volta, un’installazione in dialogo con l’architettura e il luogo, formula che pur divenendo, poi, la sua cifra espressiva, risulta in continua evoluzione. Il tempo e le sue stratificazioni, la memoria, l’indefinito, l’incerto e il dubbio, risultano essere le principali direttrici della sua ricerca. Dal punto di vista formale definisce la sua ricerca Essenzialista, a al proposito nel video forse ci siamo afferma che “… a volte, l’opera nasce sottraendole quello che il tempo le toglierebbe, quello che, se fosse un essere umano, perderebbe o lascerebbe lungo il suo cammino.” Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private ed ha esposto in diverse, prestigiose sedi. È docente di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Nel catalogo Rubbettino è presente con L’altro corpo (2013) e Temporale (2023).

Libri

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