Aubin-Louis Millin

Aubin-Louis Millin nasce a Parigi nel 1759. Rimasto orfano a sedici anni, si avvia agli studi di letteratura e di scienze, dedicandosi in seguito alla traduzione di testi letterari e filosofici inglesi e tedeschi. Membro di numerose accademie, è attratto inizialmente dalle scienze naturali sul solco delle teorie di Linneo, avvicinandosi poi alla storia e all’archeologia. Nel 1789
parteggia per la Rivoluzione, rifiutando però le derive estremistiche. È imprigionato tra il 1793 e il 1794, evitando la ghigliottina con la caduta di Robespierre. Questa esperienza lo induce ad abbandonare la vita politica, preferendole lo studio della classicità e della tutela dei monumenti. Nel 1795 fonda il “Magasin encyclopédique”. Nel gennaio dello stesso anno, dapprima è nominato membro della Commission temporaire des arts, successivamente ha l’incarico di “conservateur-professeur” al Cabinet des médailles della Bibliothèque Nationale, poi direttore dello stesso Cabinet. Nel 1796 pubblica L’introduction à l’étude des monuments antiques, dove afferma che l’archeologia è una scienza che può essere insegnata soltanto attraverso
l’osservazione diretta dei monumenti e l’esame delle fonti. Nel 1806 gli è conferita la Légion d’honneur e nel 1808 il titolo di cavaliere dell’Impero. Dal 1811 al 1813 effettua il suo primo e unico viaggio all’estero, in Italia. Caduto Napoleone e in disaccordo con la politica della Restaurazione, si dedica agli studi archeologici. Muore a Parigi nel 1818.

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