Lou Palanca, Blocco 52

di Luigi Lorusso, del 9 Dicembre 2013

Lou Palanca

Blocco 52

Una storia scomparsa, una città perduta

da Laspro – rivista di letteratura, arti & mestieri del mese di Dicembre

L’omicidio di un sindacalista bracciantile, dirigente locale e nazionale del Pci, a Catanzaro nel 1965, Luigi Silipo. Una storia scomparsa, una città perduta, recita la copertina. Perché il nome di Luigi Silipo non è ricordato neanche dal suo stesso partito, o da ciò che ne è rimasto. Nel romanzo l’autore racconta come ha iniziato a raccontare questa storia e le sue ricerche su Google: zero risultati, o poco più. Uno dei tanti omicidi in terra criminale, si dirà: e invece no, perché prima di Silipo, non c’erano stati omicidi a Catanzaro per ventisei anni.
Una città perduta: perché la città descritta nel libro non esiste in gran parte più, fisicamente. Distrutta e inglobata da decenni di speculazioni edilizie travestite da sviluppo, che proprio negli anni qui raccontati prendevano l’avvio, abbandonando a se stessa una parte antica e agricola della Calabria e un meridionalismo che immaginava uno sviluppo differente da quello dell’inseguimento a un benessere che era sempre di seconda scelta.
Il libro è un buon esempio di letteratura sociale, scritto da un autore collettivo, Lou Palanca, che si richiama esplicitamente alla tecnica e alle tematiche di scrittura del collettivo Wu Ming, in particolare al loro esordio sotto il nome Luther Blissett. Un romanzo appunto, e non un saggio storico, con personaggi inventati mescolati ad altri veri, da tanti diversi punti di vista, che ricostruiscono un momento storico che segna insieme la storia della città, dei misteri, dei veleni e delle lotte interne al Partito Comunista Italiano, una mentalità maschilista ancora legata al delitto d’onore, sullo sfondo di cambiamenti epocali che nessuno sembrava aver deciso ma che tutti in qualche maniera avvertivano.

di Luigi Lorusso

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