Caterina Capalbo

Roma città aperta

Un film non del tutto svelato

Cartaceo
17,10 18,00

Per quale ragione Rossellini in Roma città aperta fa riferimento a 500 partigiani sulle montagne di Tagliacozzo? Si tratta di un semplice ricordo o è un messaggio politico? E come mai in un film

Per quale ragione Rossellini in Roma città aperta fa riferimento a 500 partigiani sulle montagne di Tagliacozzo? Si tratta di un semplice ricordo o è un messaggio politico? E come mai in un film così storicamente drammatico per l’Italia c’è anche spazio per l’ironia e per quelle gag, come la padellata in testa al sor Biagio, che Fellini costruì adattandole alla comicità di Fabrizi? A queste domande il libro risponde con una scrittura agile e scorrevole seguendo il doppio filo della storia e del cinema in una trama di fatti inediti e di nuove testimonianze che si intrecciano alla biografia del regista, alla realtà della guerra, agli amici e compagni d’avventura, uomini e donne che vissero con lui il periodo di fuga da Roma in Abruzzo dove mentalmente maturò l’idea generatrice di Roma città aperta.

Indice

Ringraziamenti

Perché un nuovo libro su Roma città aperta? Provo a spiegarvelo

1. Indagine su un film non del tutto svelato

2. Quella mattina del 19 luglio 1943

3. Fuggire da Roma

4. Reazione a catena

5. Era un inganno il cinema

6. Un Desiderio condivisibile

7. La torbida Ossessione 

8. Rossellini e Visconti: due registi e molte coincidenze

9. A Tagliacozzo e a Verrecchie

10. Lontani da tutti

11. Un’esperienza di redenzione

12. Sulle montagne di Tagliacozzo

13. I ricordi dell’Ingegnere

14. Roma città aperta: una doppia storia

15. Fellini e Roma città aperta: significato e strategia delle scene comiche

16. Furono anche Giorni di gloria 

Bibliografia generale

Rassegna

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collana: Varia, bic: APF, 2022, pp 282, Italiano
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isbn: 9788849873801