Teresa Pietropaolo

Parole greche come souvenir

Loja greca pose sinerthìmata

Cartaceo
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Alle origini del mondo ci fu il mito. Alle origini del mito la terra e i suoi elementi, l’uomo e la sua intelligenza, la natura e la sua forza. Nacque il culto, che divenne

Alle origini del mondo ci fu il mito. Alle origini del mito la terra e i suoi elementi, l’uomo e la sua intelligenza, la natura e la sua forza. Nacque il culto, che divenne fede. Si fece avanti la lingua che prese corpo nella parola e cominciò l’avvincente storia dell’uomo e dell’umanità.
Nella nascita del mito e delle leggende il linguaggio dei popoli si fece evoluto e alto, codificò gli eventi e la storia nei luohi e tra i popoli, fino a diventare tensione e comporre cultura. Nacquero le grandi civiltà. Fu così che la natura greca ci partorì e ci accolse, pervadendo spazi e cose di questa pianura liquida distesa tra le terre d’Europa, dove l’oriente e l’occidente non furono che una linea mobile spinta dai popoli in cammino, che dal Mediterraneo riempirono le loro vene celesti e ogni sostanza. Ecco ciò che fummo e ciò di cui parlammo e scrivemmo. Fummo i figli del mare e della montagna, conoscemmo la lingua di Omero e di Ibico, che scrissero e tradussero per il mondo intero le opere grandiose di quei luoghi, di quella geografia e dei suoi uomini; è un debito che il mondo ha contratto con noi e con la nostra terra d’Aspromonte. È ancora calda, quest’ultima Calabria, di quella ispirazione febbrile che parla il greco mentre scrive dell’assoluto. La liturgia dei riti e delle comunità greche di Aspromonte rimanda a una bellezza sacra e pura che non subisce contaminazioni, che trattiene il significato della sua millenaria identità. Poter esprimere e trasmettere oggi quest’essenza e questo sentimento significa ricomporre la dignità e il valore del nostro territorio.

collana: Parco culturale della Calabria Greca, bic: JHM, 2016, pp 136
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isbn: 9788849850178