Miguel de Unamuno

Inquietudini e meditazioni

a cura di Elena Cellini

Prefazione di Armando Savignano

Cartaceo
11,88 12,50

Il Dio di Unamuno è un Dio che parla al cuore, la sua è una cristologia poetica che non rientra nella tradizionale teologia religiosa o filosofica. Al contrario del razionalismo teologico tomista, l’esistenza di

Il Dio di Unamuno è un Dio che parla al cuore, la sua è una cristologia poetica che non rientra nella tradizionale teologia religiosa o filosofica. Al contrario del razionalismo teologico tomista, l’esistenza di Dio non è provabile con una prova razionale a posteriori, tanto meno aprioristica. La prova dell’esistenza di Dio è data dalla nostra istintiva volontà di sopravvivenza, dall’incapacità di rassegnarsi di fronte alla morte, dal desiderio di immortalità. Credere è creare ciò che vogliamo: «la fede crea, in una certa maniera, il suo soggetto. E la fede in Dio consiste nel creare Dio; come è Dio che ci dà la fede in Lui, così è Dio stesso che si sta creando di continuo in noi». Il sentimento tragico, la lotta, arriva fino a Dio stesso: Dio stesso soffre, ma «soffre in me e io soffro in Lui», questa è l’angoscia religiosa. È la sofferenza, l’angoscia della morte, la passione per la vita la caratteristica tipica della vita del singolo.