Il racconto dell’architetto Jappelli nei giardini: analisi del significato e modalità di valorizzazione
Il tema della trasformazione dell’arte nella seconda metà dell’Ottocento. Il preludio dell’estetica romantica ai cambiamenti verificatisi è confermato dai racconti inseriti nei giardini dello Jappelli
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Il racconto dell’architetto Jappelli nei giardini e le modalità di valorizzazione. Nuova Edizione.
Si sono rese indispensabili nuove forme di valorizzazione dei giardini esaminati a seguito della decisione legislativa assunta nel 2023 di introdurre a
Il racconto dell’architetto Jappelli nei giardini e le modalità di valorizzazione. Nuova Edizione.
Si sono rese indispensabili nuove forme di valorizzazione dei giardini esaminati a seguito della decisione legislativa assunta nel 2023 di introdurre a Villa Torlonia il Museo della Shoah. Sono stati così individuati degli spettacoli televisivi su questi giardini storici per far conoscere alla cittadinanza i contenuti di arte e di cultura emersi a seguito dei restauri effettuati e degli studi che sono stati compiuti al riguardo. I suddetti spettacoli propongono anzitutto le ragioni del cambiamento dell’arte avvenuto nell’Ottocento, passato da un’arte imitativa della natura ad un’arte creativa, che non aveva trovato nella critica una soluzione condivisa. La tesi sostenuta dal docente Franco Rella che l’estetica romantica (non a caso successiva alla Rivoluzione francese) abbia costituito il preludio alle modifiche poi successivamente intervenute è avvalorata da quanto mostrano i giardini dello Jappelli. Il suddetto cambiamento dell’arte si è infatti riflesso anzitutto nella storia del giardino, avendo il Romanticismo mutato la natura non più imitata dall’arte nel concetto del paesaggio, che ha reso l’arte creativa per l’intreccio da esso costruito tra gli aspetti cognitivi percepiti con quelli emozionali ed immaginativi dell’osservatore. Sicché i giardini dello Jappelli, per mostrare il raggiungimento del bene desiderato della libertà, obiettivo del racconto in essi inserito, hanno sempre applicato i principi estetici romantici a cominciare dal concetto del paesaggio realizzato nel giardino di Saonara (Padova) e in tutti gli altri giardini con i tre principi estetici del filosofo Karl Solger, con le consuete incantevoli modalità scenografiche e teatrali, dovute al genio artistico dello Jappelli. Quei giardini della prima metà dell’Ottocento
hanno pertanto mostrato nelle loro conclusioni i primi bagliori delle nuove tendenze volte alla visione dell’invisibile, che si affermeranno dalla seconda metà dell’Ottocento. Questo tema sarà illustrato in uno spettacolo televisivo introduttivo, basato sull’estetica di Solger, che dopo aver citato Dante tra i primi poeti che hanno trovato nella fantasia la “fonte originaria dell’arte” anziché nella natura imitata (il che fa divenire Dante precursore dell’arte creativa), ha costruito un concetto della bellezza che, sulla base del principio dell’unità che contiene la differenza, apre a interessanti novità del mondo contemporaneo, che potrebbero coinvolgere gli Stati Europei determinandone l’unità, come sostenuto nel “Sogno” di Roberto Benigni del 19 marzo 2025, dando luogo ad inattesi, imprevedibili eventi! Gli altri spettacoli descriverebbero i principi estetici applicati dallo Jappelli nei suoi giardini, in cui si evidenziano tutti i cambiamenti che caratterizzeranno i successivi movimenti artistici nella seconda metà dell’Ottocento, mantenendo il rapporto tra arte e musica, già costruito nella prima edizione del libro.
Indice
Introduzione
Parte prima
Analisi del racconto
Capitolo 1
Nozioni preliminari
I.1 Dati biografici di Jappelli
I.2 Il racconto esoterico nei giardini
I.3 Dati storici attinenti al percorso iniziatico massonico-templare
I.4 Brevi accenni alla simbologia massonica
Capitolo 2
La struttura del racconto
I.5 Il giardino romantico di Jappelli
I.6 Le motivazioni della struttura trifasica
del racconto nel pensiero di Ernesto de Martino
I.7 Gli elementi costitutivi del racconto
Capitolo 3
I principi estetici di Solger utilizzati nei racconti
I.8 Le motivazioni che hanno indotto Jappelli a conoscere e ad applicare l’estetica di Solger
I.9 Lo schema del racconto canonico dello Jappelli
I.10 I tre principi estetici elaborati dal filosofo tedesco Karl Solger
I.11 Il nuovo concetto della bellezza
I.12 L’avvio della modernità
I.13 Rinvii ed accenni alle diverse forme dell’arte
Parte seconda
Il tema della valorizzazione nei giardini dello Jappelli
II Premessa sugli obiettivi di valorizzazione
II.1 La normale fruizione dei giardini da parte dei visitatori
II.2 Il Teatro Jappelli dedicato a Chopin. Le sedi previste e la struttura degli spettacoli
II.3 I significati dell’insegna del Teatro Jappelli
II.4 I contenuti di arte e di cultura nell’insegna del Teatro Jappelli
II.5 I contenuti storici dell’insegna
II.6 Caratteristiche del palco per il pubblico
Parte terza
Mostre sui giardini in cui ha lavorato l’architetto Giuseppe Jappelli: fotografica e audiovisiva
Introduzione alla Mostra fotografica
Il giardino ottocentesco di Villa Torlonia
I giardini veneti
Oltre il giardino, il Caffé Pedrocchi a Padova
Mostra audio-visiva
– Visita di Villa Torlonia
– Il racconto nei giardini veneti
Parte quarta
Quadro riassuntivo sintetico degli obiettivi del progetto di valorizzazione e riflessioni conclusive sui giardini
IV.1 Il fondamento del progetto di valorizzazione dei giardini dello Jappelli
IV.1A L’obiettivo degli itinerari didattici nei giardini dello Jappelli
Nota sulle gite culturali nei giardini dello Jappelli
IV .2 Riflessione sugli aspetti botanici dei giardini
IV .3 L’importanza del racconto romano dello Jappelli per Villa Torlonia e per il progetto di valorizzazione di tutti i suoi giardini
IV3A La Mostra dei disegni di Fabio D’Isanto sulle vicende richiamate dall’Orlando furioso
Quadro riassuntivo degli interessi trovati nel racconto di Giuseppe Jappelli nei giardini
Nota Conclusiva
Appendice 1
Commento ai disegni di Fabio D’Isanto sulle vicende ariostesche dell’Orlando furioso a Villa Torlonia
Premessa
I sei riferimenti alle vicende del Poema dell’Ariosto
L’evento conclusivo del racconto nella Torre moresca
La rilevanza della modernità nel duplice significo dell’evento conclusivo del racconto di Jappelli a Villa Torlonia
Bibliografia richiamata
Appendice 2
I criteri di interpretazione del racconto jappelliano
Premessa
1 L’esame di un testo
2 I due orientamenti di semiotica, interpretativo e generativo, non sono alternativi
Ringraziamenti
Bibliografia






